Addio al contante Problema in più che non ci serviva

I prossimi mesi vengono visti con angoscia dagli italiani, soprattutto da milioni di anziani, che con pensioni bloccate da almeno due anni, dovranno affrontare scadenze fiscali sempre più onerose. A questo si aggiunge il timore di dover rinunciare all’abitudinario uso del contante per pagare importi che superano cifre ridicole richiesto da coloro che, con la scusa di combattere l’evasione, stanno ingrassando le banche. Già l’obbligo dell’apertura di conti correnti bancari o postali ha visto ridurre l’entità dell’importo della pensione a causa di commissioni di incasso o pagamento, bolli trimestrali, comunicazioni alla clientela, invio estratti

conto accompagnati spesso da pagine di informazioni varie o da intimidazioni a fornire nuovi documenti validi per non incorrere nel blocco del conto. Temo si possa verificare un altro furto legalizzato ai danni degli italiani memori di manovre che hanno saccheggiato i loro conti. Le esigenze di cassa dello Stato non si attuano prelevando nottetempo il 6 per mille da parte di personaggi che fra pensioni e vitalizi percepiscono oltre 30mila euro al mese o con il previsto aumento della tassazione sui conti correnti e con voci allarmanti sulla tassa di successione.

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