Artigiani e sindacato stanno coi giovani Perché l’impresa ha bisogno di futuro

Ieri nella sede di Confartigianato un accordo ad hoc per rilanciare le assunzioni. Colombo (Cgil): «Serve un vivaio per il ricambio generazionale». Si parte subito

Confartigianato Imprese Varese con Cgil Cisl e Uil si schierano dalla parte dei giovani: e lo fanno aiutando le imprese ad assumere tutti quei giovani che ancora oggi non riescono a trovare lavoro.

E così facendo, sono anche le imprese a salvare loro stesse da quel buco occupazionale che si è formato in questi anni di crisi: «Ed è questo il momento per fare qualcosa – ha spiegato ieri Mauro Colombo, direttore di Confartigianato alla sigla dell’accordo con il sindacato – perché non possiamo pensare di riprenderci i nostri spazi imprenditoriali e recuperare competitività senza un vivaio di giovani preparati e motivati da inserire in azienda».

Sono le persone la vera risorsa delle imprese artigiane «e non dimentichiamo – ha aggiunto ieri Umberto Colombo, segretario della Cgil di Varese, nella sede varesina di Confartigianato alla presentazione dell’accordo – che oggi nelle imprese ci sono molti lavoratori fermati in azienda dalla legge Fornero che nei prossimi anni andranno in pensione in blocco: se non pensiamo oggi a colmare quel gap occupazionale che si è venuto a creare, tutte le fuoriuscite potranno creare seri problemi».


I giovani devono trovare il modo di essere inseriti ora «vanno inseriti e poi stabilizzati – ha aggiunto Umberto Colombo – per offrire loro una possibilità di crescita». E alle imprese «una risposta alla necessità di continuità e di professionalità» ha sottolineato il direttore di Confartigianto.
L’accordo siglato ieri è dunque un tassello importante «perché non possiamo più permetterci di star fermi a dire che qualcuno deve risolvere il problema e rimandare la questione allo Stato o alle scuole o a chissà chi: ciascuno deve assumersi la propria responsabilità» ha dichiarato Mauro Colombo.

L’idea di fondo, ha aggiunto Gerardo Larghi, segretario della Cisl dei Laghi «è che la bottega artigiana è essa stessa una scuola: lì dentro deve crescere un rapporto stretto tra il fare e l’imparare».
Oggi è impensabile che le scuole preparino i giovani per ogni tipo di professione: «È allora necessario che scuola e impresa lavorino insieme – ha ribadito Mauro Colombo – perché si creino i presupposti per un ingresso rapido nel mondo delle imprese».
Se la ripresa davvero sta arrivando «noi dobbiamo fare in modo che abbia delle solide gambe per farla camminare» ha sottolineato Aldo Palluotto, della Uil varesina.
E questo è ciò che vuol fare l’accordo, «un atto consapevole di responsabilità nei confronti del nostro territorio: informare le imprese, affiancarle, sostenerle nel percorso di inserimento delle nuove generazioni pensiamo sia una scelta fondamentale soprattutto in questo momento economico» ha spiegato Mauro Colombo. E proprio questi saranno i passi fondamentali dell’accordo siglato ieri, che partiranno da una forte comunicazione azienda per azienda, per orientare e promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani mediante un coinvolgimento attivo delle imprese.
Passi successivi saranno quelli di promuovere la diffusione e l’utilizzo dell’apprendistato al fine di agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro; garantire e promuovere l’uso corretto dei percorsi di tirocinio, come strumento per l’inserimento dei giovani in azienda in modo stabile e non precario e supportare le imprese che vogliono inserire i giovani in azienda con l’apprendistato e il tirocinio con consulenze mirate. il tutto, hanno garantito i firmatari dell’accordo, sarà poi attentamente monitorato.