Gallarate accende i riflettori sull’archeologia del Varesotto

GALLARATE Un territorio che ha un grande patrimonio archeologico. E di questo, della sua tutela, della sua cura, e di chi se ne occupa vuole parlare il ciclo di conferenze promosso dalla Società gallaratese per gli studi patri e dall’associazione Dopolavoro ferroviario. Quattro incontri che hanno come filo conduttore l’attività di tutela svolta sul territorio, dalla sue forme pionieristiche nei primi anni dopo l’unità d’Italia, fino alle sue attuali modalità d’azione.

Le conferenze, che si terranno al museo degli Studi Patri in via Borgo Antico 4, tutte con inizio alle 21, prevedono stasera l’intervento degli storici e ricercatori Michela Grisoni e Massimo Palazzi su Ercole Ferrario: regio ispettore agli scavi e ai monumenti 1878/1890, il 15 maggio, con relatrice Barbara Grassi, funzionaria archeologa, su L’attività della soprintendenza archeologica in provincia di Varese, il 31 maggio con Francesco Muscolino, nuovo direttore responsabile del Parco archeologico di Castelseprio, che parlerà proprio di questa realtà, e il 7 giugno con Luisa Alpago Novello Ferrerio, per anni ispettore e conservatore onorario per il territorio, sul tema Cinquant’anni di sorveglianza e cura del territorio.

Il ciclo di conferenze si preannuncia molto interessante, anche per le tante realtà museali archeologiche del nostro territorio. Solo per ricordare qualche esempio, è recente l’annuncio del sindaco di Golasecca Madì Reggio del progetto di centro culturale e museale multimediale come punto di un sistema culturale archeologico della Civiltà di Golasecca. E a breve saranno inaugurate le due nuove sale del civico museo archeologico di Arsago Seprio.
S. Mag.

f.artina

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