La città ieri si è svegliata con un sole diverso: succede così, quando qualcosa di importante si muove attorno alla Pallacanestro Varese. La notizia di una cordata interessata ad acquisire la maggioranza delle quote societarie ha stuzzicato un ambiente desideroso di novità, in una stagione che ha già detto praticamente tutto o quasi. Occorre fare il punto, giusto per dare il tributo di chiarezza alla gente che si fa domande.
Mercoledì 1 aprile si è tenuto un incontro importante: presenti il sindaco Attilio Fontana, un rappresentante dei nuovi acquirenti, il presidente del consorzio Varese nel Cuore Alberto Castelli e Antonio Bulgheroni. Chiamato, quest’ultimo, dal sindaco Fontana in qualità di garante e di persona esperta sull’argomento.
Si è parlato, ca va sans dire, di Pallacanestro Varese. C’è una cordata intenzionata a entrare in società con soldi veri, per acquisirne il 70 per 100 e prendere in mano il settore giovanile. Il presidente Castelli ha preso atto della richiesta e ha chiesto del tempo: in queste ore attende una proposta scritta e dettagliata da parte dei potenziali acquirenti, per poter così andare dai suoi consorziati per illustrare la situazione e decidere il da farsi. In sostanza, le ipotesi sono due: o l’attuale proprietà decide di farsi affiancare dai nuovi investitori (che entrerebbero nella stanza dei bottoni biancorossa assumendo così potere decisionale), oppure sceglierà di andare avanti così. Il tutto dovrebbe comunque decidersi nel giro di qualche giorno: anche perché è davvero tempo di mettersi all’opera per costruire la stagione che verrà: impresa non certo facile visto che sarà complicato riuscire a stuzzicare l’entusiasmo dei tifosi senza la “carta Pozzecco” e con un budget che si assottiglierà sempre di più.
L’assetto societario attuale, va detto, si sta già muovendo. Sono state avviate le trattative per rinnovare alcuni contratti in essere (si parla di un prolungamento offerto a Diawara…), mentre nulla trapela sulle sorti di Caja (che ha salvato questa squadra e merita una conferma, senza se e senza ma). Sembra invece che la società (o almeno, quella attuale) abbia deciso il nome del futuro general manager: gli occhi di Coppa si sono posati su Andrea Conti, fratello dell’ex biancorosso Paolo e attualmente gm a
Cremona. Se le cose, in società, non dovessero cambiare, sarà lui l’uomo che prenderà tutte le decisioni strategiche e di mercato nel futuro.Ma stiamo parlando del nulla, o quasi. Perché le cose, in questa situazione, possono davvero cambiare nel giro di pochissime ore. Sul piatto c’è una cordata disposta a entrare pesantemente, mettendo soldi veri con un impegno pluriennale. A breve Castelli avrà in mano, nero su bianco, la proposta finanziaria di questi investitori: il presidente potrà così parlare chiaro ai consorziati senza nascondere nulla.
Siamo davanti a un bivio, insomma. In attesa di conoscere volti, capacità e potenzialità effettive di chi sta bussando alla porta, noi stiamo alla finestra. E intanto, senza sapere né leggere né scrivere, sorridiamo speranzosi.