Berlusconi e Salvini siglano l’alleanza tra FI e Lega alle regionali. Ciò induce i dirigenti di FI e Lega di parecchi comuni a trasferirvi questa alleanza. Anche a Gallarate si parla di un simile connubio nella prossima tornata elettorale comunale. FI è stata costretta dai vertici del partito a rinunciare al sindaco, la cui scelta toccherebbe alla Lega. Deciisione di vertice non accolta con gioia da parte di buona parte degli iscritti e dei simpatizzanti dei due partiti. Anche nel PD gallaratese la convivenza tra renziani e comunisti diventa sempre più difficile. I comunisti male hanno digerito un sindaco democristiano doc ed
ora scalpitano per potere candidare un loro esponente e spostare l’asse del governo della città decisivamente a sinistra, con l’apporto di SEL e dei vari gruppuscoli comunisti. Questa confusione potrebbe favorire la alleanza FI-Lega. Per evitarne il successo, potrebbe sorgere una nuovo soggetto politico che dovrebbe e potrebbe coinvolgere i renziani del PD il centro e NCD e che potrebbe fare breccia in quei moderati (tanti, la maggioranza dei gallaratesi) che non avendo fiducia ( o avendola persa) in FI e nella Lega di Salvini, potrebbero riandare a votare e votare per un gruppo di partiti alleati sicuramente liberal democratici.
Carlo Mario Passarotti
Il problema di Gallarate è simile a quelli di Busto Arsizio e Varese. La variante che potrebbe far pendere la bilancia del successo verso uno schieramento piuttosto che l’altro è il movimentismo civico. Oggi disperso in molti rivoli, domani chissà se unito. E trasformato in un fiume diretto a una foce non ancora definita: a destra o a sinistra? Gli astensionisti sono lì, sulle sponde, ad aspettare.
Max Lodi