«È l’ennesmo sfoltimento di Malpensa da parte di Alitalia», dichiara Liviano Zocchi, segretario regionale della Uiltrasporti.
Fine 2014-2015
I tre voli intercontinentali, Shanghai, Abu Dhabi e Osaka, annunciati per fine 2014 e primavera 2015 sullo scalo della brughiera nel piano industriale di Alitalia «sono soltanto intenzioni» commenta il sindacalista. «Può cambiare il mondo nel frattempo».
Non bastano tre rotte di lungo raggio per credere alla compagnia aerea nazionale, nemmeno se il nuovo aministratore delegato Gabriele Del Torchio cerca di rassicurare la provincia dalla quale proviene. «Con orgoglio varesino posso dire che Malpensa avrà un ruolo importante nello sviluppo strategico di Alitalia», ha dichiarato il manager
a “La Provincia di Varese”. Ma i fatti indicherebbero il contrario, non solo per la chiusura dell’attività di Air One da Malpensa tra quattro mesi, ma anche per l’apertura a Linate di nove destinazioni internazionali (Vienna, Copenaghen, Praga, Stoccolma, Varsavia, Tallin, Helsinki, Malta, Budapest), tra cui qualcuna operata pure da Malpensa in passato, sebbene già chiusa.
Dunque, i voli a lungo raggio previsti in futuro a Malpensa con quali passeggeri saranno alimentati se Alitalia non avrà più voli nazionali e internazionali nello stesso scalo? L’incremento delle rotte a Linate ribadisce la volontà di Alitalia di non perdere slot sul Forlanini e di nutrire altri scali d’Europa con i propri passeggeri. «Se il governo non prenderà una posizione precisa sulla diatriba Linate-Malpensa, il city airport continuerà a rafforzare gli hub di Air France, Klm e British Airways>, afferma lapidario Zocchi. «Prendiamo con molta diffidenza i proclami pro Malpensa di Alitalia e non siamo attratti neanche da una possibile speranza».
Dalla Filt Cgil regionale, anche Franco Brioschi esprime forti perplessità come i suoi colleghi.
Niente di concreto
«Finché non vedo l’operativo, i voli inseriti e gli aerei, non ci credo. Siamo rimasti già troppo scottati da Alitalia». Certo, continua il sindacalista, «se il piano venisse mantenuto, ci sarebbe almeno un ripensamento, non ancora un rilancio di Malpensa, ma la riconsiderazione di una posizione sbagliata circa questo aeroporto che si è concretizzata con il de hubbing».
Brioschi ne è certo: «Alitalia ha bisogno di Malpensa e di posizionare parte della sua flotta qui». Lo si diceva sei anni fa e la Filt Cgil lo ripete. Ma «un piano industriale vero deve fornire frequenze, orari, deve indicare come si intende alimentare i voli intercontinentali. Insomma, quale è il progetto», incalza Brioschi ».
Oppure si tratta di un piano della durata di sei mesi, il tempo dell’Expo e poi si torna punto e a capo?».
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