Travaglio e le giovani rapite «Che strano rigorismo»

Trattare o no con i terroristi, per la liberazione di Greta e Vanessa. Si apre il dibattito, ma la “firma” del Fatto Quotidiano Marco Travaglio mette nel mirino i “rigoristi” che rifiutano ogni dialogo con i «tagliagole» della Jihad: «Non ci sono ancora elementi per prendere posizione. Ma perché proprio adesso dovremmo escludere l’ipotesi di una trattativa, dopo che per anni abbiamo pagato riscatti alle peggiori organizzazioni legate ad Al Qaeda?».

Nel suo editoriale di ieri Travaglio ha sbugiardato a chiare lettere i sostenitori della linea dura del “no” ad ogni trattativa.

Non ho un’idea precisa, sinceramente. Innanzitutto bisognerebbe capire che fine hanno fatto Greta e Vanessa, chi ce le ha in mano, dove si trovano, che cosa vogliono in cambio i sequestratori. In questo momento non sappiamo praticamente nulla di tutto ciò, quindi prendere posizione mi sembra quantomeno prematuro. È una situazione talmente misteriosa, eppure c’è chi ha già una sua linea ferrea.

Mi stupisce molto il rigore parolaio di questi giorni, ovviamente interessato. Dopo anni a trattare con ogni genere di terroristi in giro per il globo, ora invece si scopre che con i terroristi non si deve parlare. Solo perché in questa fase fa comodo far credere che il Movimento Cinque Stelle, dopo le dichiarazioni di Alessandro Di Battista, sia una sorta di propaggine italiana di Isis. Una cosa che solo a dirla già fa un po’ ridere.

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