Quelli che criticano Salvini per aver fotografato l’esatta realtà sui campi rom abusivi, che gli ipocriti amano alla follia purchè lontani da casa loro, e che fanno la morale agli evasori fiscali e poi proteggono proprio quelli che delle tasse se ne sbattono altamente, ancora una volta hanno perso una buona occasione per starsene zitti; infatti, sono proprio le loro stesse leggi “non uguali per tutti” che discriminano i cittadini onesti a favore dei
loro pupilli. Le politiche scellerate che ci spremono, sono poi di manica larga verso i rom che nei loro inviolabili campi fanno quello che vogliono. Ebbene per tutti questi benpensanti consiglio di dare una ripassata al vocabolario della lingua italiana il Devoto.Oli alla voce ipocrita: “Simulatore di atteggiamenti o sentimenti esemplari”. Che tradotto dal politichese significa: fate come vi dico ma non fate come faccio, cioè stiano alla larga dai palazzi del potere!
Enzo Bernasconi
Varese
Salvini ha ragione nella sostanza: i rom si comportino come tutti gli altri italiani, o che vivono sul territorio italiano. Doveri, a fronte di diritti. Ha torto nella forma: le stesse cose poteva (doveva) dirle in un altro modo. Le ha dette così per convenienza d’eco politica. Sicché la strumentalità ha fatto aggio sulla verità. La verità è che il problema dei rom
è di natura micro, rispetto ad altri d’evidenza macro. Ma la propaganda politica ha le sue scale gerarchiche, a seconda della collocazione dei propagandisti: di opposizione o di maggioranza. Quando la Lega era al governo, il ministro Maroni diede l’ok all’apertura dei campi che oggi il segretario Salvini vuole chiudere. Gli studiosi la chiamano realpolitik, i cittadini in un altro modo.
Max Lodi