Il Varese deve ripartire dai varesini. Da Bettinelli, da Caccianiga, dai tifosi che amano questa squadra e questa città. Ma sono tutti solo varesini? Tra gli attuali 1.350 abbonati al Franco Ossola, ci sono alcuni coraggiosi tifosi che arrivano da località impronosticabili. Tifosi disposti a tutto, a sobbarcarsi chilometri per seguire i ragazzi del Betti. Gente che non ha paura, gente con il vero spirito biancorosso.
È il caso di Andrea Mascaretti, classe ’92 da Vailate, in provincia di Cremona. Per lui ogni sabato, 200 chilometri di passione tra andata e ritorno per il Varese. Il perché, ce lo spiega.
«È il primo anno che sono abbonato, venivo delle volte al sabato comprando il biglietto. Mi sono innamorato del Varese ai tempi di Sannino. Sono venuto sempre più spesso fino a che ho deciso di abbonarmi per la prossima stagione nel settore dei distinti. Vengo in macchina ma a volte anche in treno, ci metto un paio d’ore. Lo faccio volentieri, per il Varese questo ed altro».
Il sabato allo stadio, e la domenica con gli scarpini ai piedi, seguendo le orme di un idolo particolare: «Ogni sabato faccio volentieri i chilometri da Vailate a Varese, anche per seguire un giocatore a cui mi ispiro particolarmente. È Daniele Corti, il mio idolo. Mi piace veramente tanto vederlo giocare, e quando tocca a me la domenica, mi ispiro a lui completamente. È l’anima della squadra».
In questa fredda estate del 2014 però, non ha ancora varcato i cancelli del Franco Ossola, ma non per impegni o vacanze: «Lo faccio per scaramanzia, niente stadio prima del campionato. È sempre stato così, nessuna eccezione quest’anno. Ho comunque seguito le partite di Coppa e anche l’amichevole con il Parma, ma farò il mio esordio a Masnago sabato sera contro lo Spezia».
Nonostante ciò, non si è perso nulla di quanto fatto dagli uomini di Bettinelli finora. E ha anche lui le sue idee su quello che manca al Varese: «A mio parere manca un esterno alto, e non mi dispiacerebbe affatto il ritorno di Rivas. Se poi arriva una punta là davanti ancora meglio, però anche quelli che ci sono possono garantire qualità, soprattutto visto come sta giocando Neto. A mio parere un giocatore come Momenté potrebbe trovare più spazio di quanto ne abbia avuto finora».
Chiunque giochi, Andrea da Vailate sarà sempre al suo posto sui distinti. Un detto messicano asserisce che non esiste il tempo, non esiste la distanza, non esiste nulla. Per il Varese è lo stesso, non c’è tempo e nemmeno distanza che lo possa allontanare dai suoi tifosi.
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