Busto, Sel attacca Calderoli anche in consiglio comunale

Sel chiede che il consiglio comunale chieda le dimissioni di Calderoli. Ma la proposta di delibera per il presidente del consiglio comunale del Pdl è inammissibile.

Arriverà, ma non si sa ancora quando, anche sui banchi dell’assemblea civica di Busto Arsizio il caso generato nei giorni scorsi dalle affermazioni del vicepresidente del Senato, l’ex ministro leghista Roberto Calderoli, che ha paragonato ad un orango il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge. Il capogruppo di Sel Marco Cirigliano ha depositato ieri una proposta di delibera per «comunicare con lettera scritta», da un lato «piena e totale solidarietà» al ministro Kyenge,

dall’altro, a Calderoli, «che il consiglio comunale di Busto Arsizio reputa doveroso che lo stesso rassegni le proprie dimissioni dall’incarico che attualmente ricopre, oltre al fatto di non poter in nessun modo sedere nei banchi del Parlamento Italiano, in merito alle dichiarazioni rivolte al ministro Kyenge». Cirigliano fa riferimento anche alle vicende seguite al caso dei cori razzisti contro il calciatore Kevin Boateng nella partita Pro Patria-Milan, ricordando in particolare il fatto che il Comune di Busto Arsizio si sia costituito parte civile nel processo per i cori razzisti e che abbia intrapreso una serie di iniziative per la diffusione di una cultura antirazzista con l’attività del laboratorio intitolato ad Arpad Weisz.

La proposta di delibera però non arriverà, perlomeno così com’è stata depositata, in consiglio comunale. Il presidente dell’assemblea Diego Cornacchia (Pdl), sarebbe infatti intenzionato a rigettare la proposta di Cirigliano, dichiarandone l’inammissibilità e quindi non inserendola nell’ordine del giorno dell’assemblea che verrà convocata per la fine di luglio. La proposta di Sel non sarebbe infatti attinente con le competenze del consiglio comunale e andrebbe quindi trasformata in mozione per poter essere discussa e votata in sala esagonale.

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