«Siamo in crescita, ma servono visibilità e sponsor»

Gli angeli dei ciechi sportivi: Marco Case, Gaetano Marchetto, Maurizio Giovanella

Dalla sua fondazione sono passati 25 anni ma il Gruppo Ciechi Sportivi Varesini ha tenuto botta agli alti e bassi dell’attività e della promozione, presentandosi alla stagione in corso con rinnovato entusiasmo, numeri in crescita e l’ormai cronica scarsità di volontari.

I Ciechi Sportivi Varesini stanno bene. Oltre alle altre attività sportive e non negli ultimi anni ci siamo concentrati sulla costituzione e la crescita della squadra di baseball dei Patrini, che ha sede a Malnate e sulla quale gravita ormai un buon numero di persone, coordinate dagli splendidi coach Adriano Chiesa e Fabio Gottardi. Come sport di squadra è stata per noi un’esperienza tutta nuova, che ha catturato l’interesse di non vedenti in precedenza restii ad accogliere altre proposte come il tandem, lo sci, il nuoto, il bowling, il pattinaggio, l’equitazione, la corsa e altro ancora.

I giocatori tesserati sono 10. In campionato siamo ancora in cerca della prima vittoria. Abbiamo già giocato quattro partite rimediando due sconfitte e due pareggi.

La voce più importante delle nostre spese è il trasporto. In questo senso a mancare sono gli autisti, mentre per quanto riguarda l’aspetto economico dalla nostra presidente onoraria Adele Patrini al singolo dirigente tutti hanno fatto un gran lavoro per sensibilizzare sponsor disponibili a darci un contributo, come l’azienda Kone di Cadrezzate, che finanzia anche le nostre uscite sulla neve. Al pari di persone che, come ad esempio Maurizio Giovanella, ci sono vicine e ci permettono di coprire i costi dell’attività agonistica e degli eventi promozionali, mirati appunto a trovare nuovi giocatori, possibilmente tra i giovani, guide e accompagnatori. In tema di coinvolgimento la nostra arma migliore resta il passaparola tra giocatori e volontari.