è un giocatore della Pallacanestro Varese: ieri l’anticipazione, ora l’ufficialità. La guardia già vista in Italia con la maglia di Biella ha firmato un contratto annuale, e nello scacchiere biancorosso prenderà il posto di . Nato a Houston il 9 ottobre 1987, guardia di 193 centimetri per 91 chili, Coleman ha iniziato a giocare a basket relativamente tardi: fino ai 16 anni era fortissimo nell’atletica.
Mano calda
Muove i primi passi nel Southwest Mississippi Community College, poi passa alla Houston University dove è sempre partito in quintetto. Nell’ultimo anno da universitario ha chiuso la stagione come miglior marcatore dell’intera NCAA con oltre 25 punti di media.
Dopo il College sbarca in Europa nel 2010, accasandosi in Turchia con l’Aliaga Petkim dove realizza oltre 16 punti a partita. Nel gennaio 2011 torna negli Usa e firma per gli Austin Toros della D-League con cui conclude la stagione a 13 punti e 4,5 rimbalzi di media. Biella lo ingaggia nel 2011 per le ultime tre partite di campionato dove contribuisce alla salvezza della squadra con 20,7 punti di
media. Anche nel 2011/12 Coleman veste la canotta dell’Angelico con la quale disputa una stagione fantastica: secondo nella classifica dei migliori marcatori della serie A con 585 punti segnati in 32 partite (18,3 di media). Lo scorso anno Coleman vive una stagione di poche luci, prima in Repubblica Ceca al Nimburk per poi tornare in D-League e firmare quindi in Francia con lo Cholet.
Giocatore dal fisico possente e capace di attaccare il ferro, non è un fenomeno nel tiro pesante ma è capace di prendere e dare botte (cosa che Banks non sapeva fare). Spettacolare e idolo di tutti i suoi tifosi (a Biella lo venerano ancora), epica la sua performance in occasione della gara delle schiacciate all’All Star Game del 2011: Coleman conquistò tutti presentandosi travestito prima da Batman, e poi da Uomo Ragno.
Ottimo difensore, nella stagione di Biella era solito occuparsi dell’avversario più pericoloso: e immaginarlo di fianco a uno specialista come Ebi Ere sta già facendo sognare tutti i tifosi di Varese.
«È un giocatore molto accattivante – ci ha detto , felicissimo – per il suo atletismo e per la sua spettacolarità. Può darci davvero tanto, anche se dobbiamo verificarlo nel nostro sistema di squadra: sulla carta, è un ottimo acquisto».
Coleman arriva da una stagione poco brillante, nella quale ha girato tre squadre senza mai lasciare il segno: «E questo – ha continuato Vescovi – è un elemento che ha fatto pendere l’ago della bilancia verso di lui: ha fame, ha voglia di riscattarsi, arriva da un periodo in cui qualche vicenda extracestistica ha condizionato il suo rendimento (il fratello è stato ucciso in una sparatoria). Abbiamo spiegato chiaramente a lui e al suo agente che Varese per lui è una grande occasione, e credo che abbia scelto noi perché ha visto che qui è facile rilanciarsi dopo stagioni opache».
Del resto le storie di e sono lì da vedere: da signori nessuno a principi del mercato nel giro di un anno. «I loro esempi ci aiutano tantissimo a convincere i giocatori, e noi li raccontiamo a tutti: qui a Varese si lavora bene e si creano sempre i presupposti perché un atleta si esprima al meglio e aumenti il suo valore sul mercato».
E il bello è che Varese, al momento, è la squadra che tra conferme e acquisti ha già praticamente completato la costruzione: «Piano piano – ha detto il Cecco – stiamo sistemando ogni cosa, e devo dire che sulle conferme di chi c’era già lo scorso anno non avevo grossi dubbi. Siamo quelli messi meglio? Non guardo il mercato delle altre, non mi interessa: sono troppo impegnato a seguire il nostro».
Ora i tasselli da aggiungere sono due, in attesa di accogliere la notizia della conferma di : «Con il centro siamo in dirittura d’arrivo e speriamo che l’agente di ci dia una risposta: poi mancherà solo il play. Al momento il mercato non offre tantissimo, e dovremo essere bravi a scegliere bene».
Varese
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