“Basket: una scuola di vita” rinnova la proposta educativa

Inaugurata ieri, venerdì 4 dicembre, la nuova stagione dell’iniziativa che vede la Pallacanestro Varese protagonista di momenti formativi nelle scuole

«“Basket: una scuola di vita” 14 anni fa era una scatola vuota. Noi l’abbiamo riempita di contenuti ascoltando le esigenze delle scuole».Così Raffaella Demattè, responsabile del progetto fin dalla nascita, ha inaugurato ieri la nuova stagione dell’iniziativa educativa che vede la Pallacanestro Varese protagonista di momenti formativi particolari nelle scuole del territorio provinciale.Anche nel 2016 i giocatori biancorossi, lo staff tecnico e quello societario andranno negli istituti e racconteranno la loro esperienza di professionisti, parlando ai giovani studenti dei sacrifici necessari per competere come atleti, ma anche di tutto il fascino derivante dall’esperienza di sportivi ad alto livello.Il tema di quest’anno (in cui ci sarà il sostegno degli sponsor Teva e Brother e della Scuola Italiana di Life&Corporate Coaching, che con il mental coach Domenico Giordano è già protagonista di un percorso formativo che si svolge puntualmente nel vivaio

biancorosso) sarà “Lo sport come ricerca di felicità, di passione e di autorealizzazione”.Lo schema della versione 2016 del progetto sarà quello di sempre: la prima fase vedrà una serie di incontri nelle scuole (che quest’anno saranno possibili anche in lingue diverse dall’italiano), poi saranno gli stessi ragazzi a “ricambiare la visita” e a raggiungere il PalaWhirlpool di Masnago per tifare Varese.In occasione delle partite casalinghe potranno esporre in tribuna striscioni preparati in classe ed elaborati, che saranno poi premiati in un momento allestito ad hoc alla fine della stagione.A rappresentare le tante anime del progetto, nella presentazione di ieri sono intervenuti anche Claudio Schena per il provveditorato, il Coni con il leader Marco Caccianiga, la Federbasket con Giuseppe Rizzi e Giancarlo Salvetti e l’assessore allo Sport del Comune di Varese Maria Ida Piazza, oltre al “padrone di casa” Max Ferraiuolo.