– Busto Arsizio perde un altro negozio storico. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo si abbasserà la saracinesca dell’Holly Pop di via San Gregorio, esercizio commerciale conosciutissimo in città. Le sue vetrine, di solito piene di pupazzi colorati, borse, accessori, biglietti d’auguri e idee regalo, sono ora coperte da cartelloni gialli e fucsia che annunciano “Fuori tutto”. L’attività commerciale, che ha fatto dell’originalità del prodotto uno dei suoi marchi distintivi, era stata aperta nel 1984 e nel 2006 è stata rilevato dagli attuali proprietari, moglie e marito, , parigina d’origine, e .
«Io e mio marito cercavamo un negozio in centro a Busto – afferma la Pottier rievocando gli inizi della loro avventura – una città che ho sempre apprezzato perché è piccola, vivibile, è una grande famiglia. Abbiamo colto l’occasione di rilevare l’Holly Pop. Mi colpì subito il tipo di articolo che avremmo venduto, bellissimo, che dà gioia e regala un sorriso.Viste le opportunità, scegliere Busto Arsizio anziché Parigi fu praticamente automatico». L’Holly Pop è stato per molti anni più di un esercizio commerciale in senso stretto, ma un vero punto di ritrovo soprattutto per i giovani che spesso dopo la scuola passavano da via San Gregorio ed entravano per acquistare un pensierino da donare a San Valentino o per scegliere i gadget più ironici per festeggiare la maggiore età di un amico. «Allora – nota la Pottier – i ragazzi avevano molta più fantasia, ricercavano la particolarità. Adesso si vedono pochi giovani i quali in genere vanno in internet, stanno sulle chat». Poi le abitudini sono cambiate e ha preso sempre più piede internet che non ha favorito il commercio di tanti, compreso quello dell’Holly Pop.
De Maso punta il dito proprio contro la rete. «Non chiudiamo per colpa di Busto – dichiara – perché la risposta del pubblico comunque c’è, bar e gelaterie infatti continuano ad aprire. Ma si sono modificate le abitudini delle persone: oggi la gente fa gli acquisti in internet, che ha davvero massacrato tantissimi, e noto che sta venendo meno il piacere di andare in giro a scegliere i regali». Secondo De Maso, al di là del fatto che non è detto che on-line i prezzi siano inferiori a quelli dei negozianti, «internet non porta posti di lavoro e gli acquisti in rete vanno a discapito di tutti. I genitori che fanno compere su internet non aiutano i figli. In questo modo infatti non si crea una società con opportunità occupazionali». E d’altra parte chi ha un esercizio commerciale deve far fronte a notevoli costi e tasse. E così Busto Arsizio deve salutare l’Holly Pop. «Grazie a tutti i nostri clienti» il commiato dei commercianti.