Rugby Varese | 26 |
Biella Rugby Club | 28 |
Rugby Varese: Broggi, Fulginiti, Taverna, Herdman, Bianchi F., Affri, Bianchi J., Bobbato, Maccarelli M., Borello (Sessarego S.), Pellumbi, Spiteri, Gulisano (Maletti dal 62’), Sessarego G. (Bosoni dal 47’), Lahwaidi. A disp. Montalbetti, Banfi, Zibordi, Maccarelli G., Lacchè. All. Ferrara/Galante.
Biella Rugby Club: Biella Rugby Club: Forestier, Ianno, Ongarello, Musso C., Braga, Grosso (Brua), Marmiroli (Piatti), Barbera, Poli, Pellanda, Panaro, Bertone, Panigoni, Romeo (Gatto), Vaglio (Coda). A disp. Musso F., Giordano, Sciarretta. All. McLean
note – Cartellini gialli: Bertone (B), Affri (VA), Ongarello (B). Espulso: Gatto (B)
Poteva essere la domenica della svolta ma lo è stata solo per i primi dieci e negli ultimi venti minuti della partita con Biella. Con i piemontesi avanti di nove punti in classifica il Rugby Varese doveva vincere lo scontro diretto per accorciare le distanze ma dopo il promettente avvio con la meta e la trasformazione di Broggi la carica dei biancorossi s’è fermata andando a sbattere contro il muro messo in campo da un avversario più forte fisicamente e più esperto capace di rimontare in pochi minuti lo svantaggio grazie alla mischia e alla trasformazione di Forestier.
A quel punto succede un problema ricorrente nella stagione del ritorno in serie B degli uomini di Ferrara e Galante. Mattia Borello gira il ginocchio e per lui la partita finisce lì. Stessa sorte toccherà a Gianpaolo Sassarego al 7’ del secondo tempo per una trappola del terreno che gli metterà fuori uso una caviglia. Un film già visto e rivisto quello degli infortuni in casa varesina che sta penalizzando un’annata già difficile per chi sceglie di non ricorrere a rinforzi ma sempre e comunque di valorizzare i prodotti di casa. Persa la lucidità i biancorossi perdono anche l’intensità necessaria per mettere in difficoltà gli ospiti che nel ciapanò generale sbagliano di meno riuscendo a chiudere il primo tempo in vantaggio 14 a 7, grazie alla meta di Braga e la trasformazione del solito Forestier. Alla ripresa del gioco il Varese non da segni di risveglio. La qualità da entrambe le parti è quella che è ma Biella è più squadra, più determinata, più forte. Quello che si abbatte su Maccarelli e compagni sembra essere un uragano che spazza via ogni speranza. Le mete dei Forestier e Barbera con le trasformazioni di Musso allontanano ogni speranza di rimonta biancorossa. Ma in una giornata caratterizzata da lucidità e qualità ridotte ai minimi termini anche l’arbitro non vuole essere da meno per distribuendo errori ad entrambe le squadre, con il risultato più evidente di lasciare Biella per dieci minuti con due giocatori in meno con l’espulsione di Gatto e temporaneamente Ongarello.
Il tempo è poco ma Varese alza la testa e la voce tornando la squadra che gioca veloce come le mani i piedi e il cuore. Negli ultimi dieci minuti Biella costruisce il suo fortino intorno ai due pali ma prima Broggi e poi Pellumbi e Fulginiti schiacciano la palla in meta fallendo solo l’ultima trasformazione con Broggi che poteva valere il pareggio ed una speranza in più di farcela nell’ancora lunga corsa verso la salvezza oggi lontana 9 punti dal Parma, capace di vincere con il CUS Milano e 10 dal Capoterra che ha pareggiato con il Lecco. Delusi sì scoraggiati no. Dal presidente Malerba all’ultimo protagonista in ordine alfabetico del Rugby Varese traspare l’intenzione di riprendere il discorso da quell’ultimo quarto d’ora. Un finale in crescendo che ha ricordato in breve la stagione scorsa quando il distacco dalle prime non venne mai considerato per affrontare e superare domenica dopo domenica difficoltà e ostacoli. Ieri per la promozione, oggi per la salvezza.