Dieci anni di botte e di sopraffazioni. La moglie si ribella al marito-orco

La donna ha trovato il coraggio di denunciare i soprusi che era costretta a subire. Percosse, vessazioni e abusi dal coniuge ubriaco: la sua vita era diventata un inferno

– Dieci anni di botte e violenze: in manette il marito orco. Gli agenti della sezione antiviolenze della squadra mobile della Questura di Varese hanno arrestato l’altro ieri mattina un romeno quarantenne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della compagna. Le manette sono scattate in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Busto Arsizio su richiesta della procura della Repubblica.

La vittima, residente in zona, avrebbe subito violenze psicologiche e fisiche per dieci anni; talvolta ad assistere al folle show del marito ubriaco c’erano anche i figli della coppia, di cui uno è ancora minorenne. Qualche settimana fa la donna non ce l’ha più fatta. Già in passato aveva tentato di denunciare quanto le faceva il consorte alle forze di polizia, ma il marito era sempre riuscito a bloccarla con botte e minacce terrorizzando la donna a tal punto dal farla desistere. Questa volta, però, era decisa e motivata e si è rivolta ad un centro antiviolenza con sede nel Gallaratese. Lì la vittima ha raccontato il suo matrimonio fatto di abusi di ogni genere.

Il marito ha pesanti problemi di dipendenza dall’alcol. Praticamente quotidianamente l’uomo dopo essersi ubriacato si sfogava sulla moglie. Le violenze erano sia fisiche, la donna veniva colpita con calci e pugni che lasciavano segni evidenti del pestaggio subito, sia psicologiche con minacce di ogni genere, insulti e umiliazioni. Una volta che il marito si era sfogato a suon di percosse, più calmo, obbligava la moglie a subire rapporti sessuali contro la volontà della vittima che veniva trattata in tutto e per

tutto alla stregua di un oggetto senza volontà o voce in capitolo: Un oggetto su cui sfogare le frustrazioni e le voglie del marito padrone. La donna, secondo quanto raccontato agli inquirenti, in più occasioni era fuggita di casa dormendo dove capitava pur di sfuggire alla furia del marito. La donna finiva però sempre per essere “ripresa” dal marito che non avrebbe esitato nemmeno a minacciarla di non farle mai più vedere i figli qualora non fosse stata zitta e sottomessa.

Il racconto della vittima è stato verificato dagli inquirenti. L’autorità giudiziaria ha raccolto sia testimonianze che referti medici che confermavano le abitudini violente del compagno orco. Gli agenti della Mobile hanno sviscerato ogni aspetto della vicenda mentre la procura ha sottolineato l’altissimo rischio di reiterazione del reato se quell’uomo non fosse stato fermato rapidamente. Imprevedibili sarebbero state le sue reazioni qualora avesse scoperto che la moglie lo aveva denunciato. Il gip ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: le manette sono scattate l ’altro ieri. Da quel momento la moglie è tornata ad essere finalmente libera.