Slash si presenta sul palco del Palaolimpico in compagnia dell’ormai fido scudiero Myles Kennedy, cantante dalla voce graffiante e potente. Lo show parte subito al fulmicotone con “You’re a Lie” e subito dopo “Nightrain”, storico successo del primo Lp dei Guns,”Appetite For Destruction”. Il pubblico partecipa attivamente e freneticamente al susseguirsi delle note snocciolate dall’Axe-Man proveniente da Sunset Boulevard; il bassista Todd Kerns e il batterista Brent Fitz creano alla perfezione il muro ritmico per le due primedonne, così il gig prosegue con i pezzi del loro ultimo lavoro “World On Fire”, alternati a vecchi successi dei G n’ R come la granitica “You Could Be Mine” o la acida e punkeggiante “You’re Crazy”.Il live continua incalzante e senza pause, con il cilindro sempre in testa e la sua Les Paul in braccio, il chitarrista californiano si dimostra in ottima forma, i suoni sono sempre perfetti e potenti, il pubblico lo segue a ruota battendo le mani e saltellando mentre la voce di Myles Kennedy fa tremare le pareti del palazzetto. Gli ormai quasi 50 anni di Saul, vero nome di Slash, non si fanno
sentire e i quindici minuti di assolo durante “Rocket Queen” ne sono la dimostrazione, le dita scorrono veloci sul palissandro della sua chitarra, la platea va in delirio, forse è il pezzo meglio riuscito della serata e, negli occhi del pubblico lo si nota perfettamente.Il finale è da urlo, le luci si spengono, un occhio di bue illumina il protagonista della serata che, al centro del palco parte con uno dei riff più famosi della storia del rock, quello di ”Sweet Child o’Mine”, potente ballata entrata ormai nell’olimpo del rock. A seguire parte “Slither”, singolo di successo dei Velvet Revolver che irrompe nella struttura con la sua grezza e piacevole violenza sonora.I protagonisti si congedano dal pubblico torinese salutando e ringraziando per il calore dimostrato, ma la gente vuole ancora musica, così arriva un ultimo pezzo, la epica “Paradise City”, accompagnata da cannoni che sparano coriandoli con la scritta “Slash” sulla folla.Ora lo show è veramente terminato, una serata di sano divertimento alla vecchia maniera, senza compromessi e fronzoli, questo è il rock, questo è Slash. E con lui, in prima fila, c’erano anche tanti varesini.













