Attenzione ai bagni Li troverete aperti?

“Segnalaci Varese” è l’iniziativa di caccia al degrado e ai disagi che consente
al lettore di collegarsi a www.segnalacivarese.it e indicare l’obbrobrio in cui è

– Quando scappa, scappa. Il Segnalaci Varese di oggi è una questione di idraulica, declinata però in due ambiti ben diversi. Sempre di problemi si tratta e la voce dei cittadini – quella raccolta sul nostro portale contro il degrado e le storture piccole e grandi del territorio (www.segnalacivarese.it) – va perennemente ascoltata.
Il 19 novembre un lettore ha pubblicato il resoconto di una bella mattinata in giro per la Città Giardino.

Ci permettiamo di immaginare il contesto: qualche commissione da fare, finalmente il sole a riscaldare lievemente dopo tutta la pioggia caduta ed un passaggio accidentale attraverso il polmone verde più importante del centro.
Tutto bello, o quasi: «Sono passato per caso ai Giardini Pubblici di Varese di via Sacco. Ad un certo punto mi è scappata la pipì, vado alla ricerca dei bagni ma scopro che sono chiusi. Con molto dispiacere ho pensato: dove vado a farla adesso? Queste sarebbero cose che non dovrebbero capitare in un parco pubblico».
Già non dovrebbe capitare ed invece non è la prima volta che si entra in contatto con una doglianza di questo tipo: i servizi igienici dei Giardini Estensi esistono ma non sono messi in grado di svolgere sempre la loro funzione.
Abbiamo girato la segnalazione al Comune di Varese, chiedendo che fosse recapitata al competente assessorato all’Ambiente. La risposta è stata interlocutoria: «È probabile che quel giorno non fosse presente il volontario che si occupa dell’apertura dei bagni».
In attesa che il brav’uomo ritorni, raccogliamo anche l’osservazione ulteriore dello stesso lettore, decisamente sfortunato in una città che sembra maledetta per chi ha urgenze di questo tenore: «Anche a Villa Augusta (Giubiano) non ci sono i servizi igienici».
Restiamo in zona e rendiamo conto del messaggio apparso sul sito l’altro ieri: «Chiusino pericoloso in fase di cedimento struttura. Si trova all’altezza dell’incrocio tra via Carnia e l’inizio di Via Rodari, in direzione Vivirolo. Fare attenzione».
Abbiamo verificato ieri: alla congiunzione di tre strade, a poca distanza dall’ospedale di Circolo e dal cimitero monumentale, giace effettivamente un chiusino che ha ormai perso il suo contorno originario. L’asfalto che lo cingeva è sparito e la pietra sottostante è crepata, lasciando i pezzi, ora mobili, alla mercé delle ruote dei veicoli.

Messa in questo modo, la bocchetta rappresenta un dislivello non da poco rispetto al manto stradale e – per di più – la stessa si trova alla fine di una salita per un senso di marcia e dietro ad una curva per l’altro, costituendo quindi un pericolo poco prevedibile da motociclisti e automobilisti.
Si avverte come urgente un intervento almeno di tipo contenitivo, in attesa di una più proficua riasfaltatura dell’intero tratto che, immaginiamo, non potrà essere presa in considerazione fino alla prossima primavera.