Pratica massaggi e agopuntura senza averne alcun titolo: cinese denunciato dalla polizia per esercizio abusivo della professione. Gli investigatori del commissariato di Luino hanno accertato che l’uomo da anni riceveva in casa propria previo appuntamento lo hanno incastrato con un’operazione in borghese.
Gli agenti, fingendosi clienti, hanno chiamato il numero cellulare che il falso massaggiatore utilizzava per gli appuntamenti. Un numero passato attraverso il tam tam di chi usufruiva dei servizi dell’abusivo. Arrivati nello studio dell’uomo i poliziotti hanno subito notato gli attrezzi del mestiere: oltre ad un lettino medico, nello studio-ambulatorio, c’erano aghi (500 quelli sequestrati), garze, bacinelle in acciaio e altri strumenti per cure mediche orientali.
I poliziotti si sono fatti spiegare in cosa consistesse la pratica e come si sarebbe svolta la seduta. Quindi, accertato l’esercizio abusivo della professione, tra l’altro nello studio erano presenti altre due pazienti che hanno dichiarato di essere lì a loro volta per una seduta (48 euro il costo delle cure), si sono qualificati facendo scattare la denuncia. n S. Car.
© riproduzione riservata