Nella musica del futuro c’è spazio anche per l’usato

Ai nastri di partenza - Mauro Gritti ci guida alla scoperta del nuovo “Varese Dischi” che aprirà a giorni

– L’emozione non passa mai. Neanche dopo 32 anni. Anzi, forse questa passione lunga una vita è servita a provarne ancora di più forti. Mauro Gritti è pronto: all’inizio della sua nuova avventura chiamata “Varese Dischi” mancano davvero pochi giorni. Una data ufficiale non c’è ancora, ma probabilmente sarà giovedì 17 marzo. «E speriamo non porti sfiga» sorride Mauro, intento a pulire il locale della Galleria Manzoni che nelle prossime ore inizierà a riempirsi di scaffali, dischi, computer e molto altro.

Dominerà ancora il celeste marchio di fabbrica della Casa del Disco? «Dimenticatevi il vecchio negozio, le scale, lo sviluppo su i piani. Stiamo parlando di 84 metri quadrati, colori basic e allestimento molto semplice almeno all’inizio. Il tempo è tiranno, ci erano venute tante idee ma la voglia di tornare prima possibile ci ha fatto optare per le soluzioni più rapide ed efficaci». Quella saracinesca abbassata non è più una ferita aperta per Mauro. «Il

pensiero c’è e ci sarà sempre – riflette – ma voglio che anche la gente capisca che “La Casa del Disco” è stata un’epoca meravigliosa, ma è finita. Finita perché ormai insostenibile al giorno d’oggi, nell’epoca della musica disponibile ovunque con un clic. Mi dispiacerebbe se qualcuno facesse raffronti. “Varese Dischi” per forza di cose sarà una cosa completamente diversa». Qualcosa, però, inevitabilmente resterà. E saranno la competenza, la disponibilità, la cortesia e la passione di Mauro e Roberto, i volti di sempre che la gente troverà ancora dietro al bancone. E poi gli spettacoli in store (il primo, ancora top secret, è in agenda già per giovedì 18), che Mauro si augura possano «far rivivere una zona storica di Varese com la Galleria Manzoni, che non merita di finire nel dimenticatoio ma anzi di ritrovare la sua identità».

Ma anche dall’altra parte della vetrina Varese Dischi promette sorprese. Tornerà il servizio di biglietteria sportiva (il calcio dalla serie A, escluso il Milan, all’Eccellenza) e non (con tutti e sette i circuiti nazionali di eventi live). I dischi saranno divisi nei generi hip hop, rock, musica italiana e metal e a loro volta in due sezioni, novità e offerte con prezzo massino di 9,90 euro. «Ma non offerte da fondo di magazzino – precisa Mauro – bensì promozioni in collaborazione con le case discografiche». Tutto il materiale di importazione (dischi e dvd) sarà disponibile previa prenotazione (attive fin da subito), mentre la novità più grande arriverà con i primi di aprile: un vero e proprio mercato permanente dell’usato (vinili, cd e dvd). «Lo ammetto – ci confida Mauro – Ero molto scettico sulla riapertura così repentina dopo un capitolo così lungo. Ma adesso non vedo l’ora di rialzare la saracinesca e di ritornare a quella che è la mia vita». E allora tra un allacciamento telefonico che tarda ad arrivare, uno scatolone di merce che aspetta di essere sistemata e una macchia di vernice da ripulire, lo diamo noi un altro grattacapo a Mauro: è ora di iniziare a pensare a quale disco passerà in sottofondo quando la porta finalmente si spalancherà. Dando il via a un nuovo gran bel film.