– Movida rumorosa, solite polemiche. «Le regole vanno rispettate. Vogliamo una città tranquilla e sicura» invoca , che si fa portavoce del disagio dei residenti di alcune delle zone a più alto tasso di locali della “nightlife” bustocca.
Quando arriva la primavera, ritorna puntuale l’eterna lotta tra il divertimento nei locali aperti fino a notte fonda e il riposo di chi vive nelle vicinanze. Due mondi che non trovano un punto di equilibrio: in una città che spesso viene accusata di non offrire opportunità di svago serale per i più giovani, non appena un locale inizia ad essere frequentato, ecco che si levano gli scudi di chi vorrebbe godersi il riposo.
Succede nei vari luoghi della movida, dove ci sono i locali più gettonati, da via Montebello a corso XX Settembre, fino alla zona della piscina Manara, ma anche nei luoghi delle feste (il giardino quadrato del Tessile) e dei ritrovi spontanei dei giovanissimi, come il parcheggio Landriani. «Capisco che ormai gli orari di chiusura sono liberalizzati, ma questi locali non possono togliere la quiete ai residenti – sottolinea Porfidio, leader del movimento La Voce della Città e candidato per Busto al Centro – possono stare aperti quanto vogliono, ma la gente non può stazionare fuori a gridare e bere fino a tarda notte. Le norme e i regolamenti vanno rispettati, come succede nelle altre città dove ci sono più locali ma viene garantita la convivenza civile con i residenti della zona». Porfidio cita un caso emblematico, una residente di via Montebello che sta cercando di vendere un appartamento ma non trova acquirenti, proprio per via dei rumori che animano le notti dei weekend. «Occorre un controllo coordinato del territorio, tra le varie forze dell’ordine, per evitare episodi di abuso, di disordine e di mancato rispetto delle regole di convivenza civile, anche attraverso la presenza di più agenti di polizia locale sulle strade – propone Porfidio – vogliamo una città tranquilla e sicura, in cui le persone possano uscire di casa senza avere paura e in cui chi ha intenzione di riposare la sera possa farlo». Il tema della movida era già stato sollevato, in vista della campagna elettorale, dall’associazione Orizzonte Ideale, che si pone in strenua difesa di una città che viva anche dopo il tramonto: «È inutile lamentarsi, la movida va gestita e resa un’attrazione della città – spiega , referente bustocco dell’associazione – la maleducazione va contrastata, ma non si può nemmeno tagliare le gambe ai commercianti. E poi diciamocelo, Via Montebello viva e piena di giovani è un bel vedere».
Tra le proposte di Orizzonte Ideale, per limitare disturbo alla quiete e vandalismi, il ricorso a personale di sicurezza, che «potrebbe essere messo a disposizione grazie ad un fondo finanziato da associazioni di categoria, Comune e privati». Ma anche un’app per pubblicizzare eventi e locali.