nel pt 16’ Cruz, 35’ Serafini, 41’ Serafini
Feola, Andreoni, Spanò, De Biasi, Mignanelli, Tonon, Calzi, Gabbianelli (48’ st Guglielmotti), Mella (11’ st Taino), Serafini, Siega (Vavassori, Zaro, Ghidoli, Giorno, Moscati). All. Colombo
Vivan, Spirito, Fogacci, Cruz, Guarco, Pacciardi, Sensi (30 st Draghetti), Valeriani (8’ st Beretta), Villanova (13’ st Poletti), Gavilan, Crocetti (Venturi, Russo, Farina, Magnanelli) All. Cuttone
Marinelli di Tivoli
Ammoniti: Mignanelli (PP), Calzi (PP), Feola (PP) Fogacci (SM), Cruz (SM). Espulsi: Mignanelli (PP)al 39’ del primo tempo, Pacciardi (SM) al 40’ del secondo tempo. Calci d’angolo: 5-1 per il San Marino.
Prova di grande orgoglio della Pro Patria che, in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo, stende il San Marino per la seconda volta in questa stagione (con l’identico risultato). Tutti i gol sono maturati in un primo tempo che ha visto il San Marino partire forte, portarsi meritatamente in vantaggio e sfiorare il raddoppio. Ma nelle difficoltà estreme la Pro Patria è riuscita anche stavolta a tirare fuori il vero spirito dei tigrotti: spirito rappresentato al meglio da capitan Serafini, autore della doppietta che ha deciso la gara.
La prima vera occasione della gara se la procura il San Marino al 7’ con Gavilan, la cui conclusione dall’interno dell’area viene deviata da Feola con un grande intervento in tuffo. È solo l’antipasto del vantaggio ospite, che arriva al 16’: Gavilan calcia un corner dalla sinistra, Feola esce a vuoto e per Cruz, appostato a due passi dalla porta, insaccare è un gioco da ragazzi. La reazione della Pro è impalpabile, e anzi è il San Marino a sfiorare il raddoppio con un tiro potente di Villanova da fuori area: Feola non ci arriva ma la palla si stampa sul palo. Proprio quando la partita sembra in mano alla squadra di Cuttone arriva il pareggio dei tigrotti: lo segna al 35’ capitan Serafini, che risolve di prepotenza una mischia in area scaturita da un corner di Mignanelli. Quattro minuti dopo la Pro Patria resta in dieci: Mignanelli, già ammonito al 22’, ferma fallosamente lo scatenato Gavilan e si becca il secondo giallo. I tigrotti in 10 però tirano fuori gli artigli e due minuti dopo passano addirittura in vantaggio. Ancora Serafini, servito da Mella, lascia sul posto Fogacci e dal limite dell’area scarica un destro imprendibile per Vivan.
Prima dell’intervallo c’è tempo per un’altra occasione per il San Marino, ma il colpo di testa di Gavilan finisce di poco a lato alla destra di Feola. Nella ripresa il San Marino in inferiorità numerica tenta di agguantare il pareggio, ma fatica a trovare spazi contro una Pro Patria combattiva e ben coperta. E il terreno appesantito dalle piogge dei giorni scorsi non facilita il fraseggio, da una parte e dall’altra. Poco prima della mezz’ora l’arbitro Marinelli di Tivoli, dopo una segnalazione dell’assistente, si avvicina alla panchina bustocca e allontana dal campo il tecnico della Pro Patria Colombo e il medico biancoblù dottor Gianluca Castiglioni. Tra l’incredulità del pubblico e dello stesso Colombo.
Il finale, convulso, nervoso e poco spettacolare, è contraddistinto da un tourbillon di cartellini estratti da Marinelli: è rosso quello sventolato in faccia Pacciardi, reo al 40’ di un pericoloso e inutile intervento su Taino a centrocampo. Nei cinque minuti di recupero il risultato non cambia (Crocetti spreca malamente una palla gol) e a festeggiare sono i tigrotti, che esultano insieme ai loro tifosi per la seconda vittoria interna consecutiva.
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