Resta, non resta. Il futuro di Carminetor Marrazzo è un punto interrogativo. Il suo presente, invece, un punto esclamativo. Quindi facciamo il punto con lui: il bomber della rinascita del Varese.
Varese, per me, vuole dire tutto. Davvero. Grazie al Varese, mi sono ritrovato, in questo periodo, ad avere tante richieste importanti da altri club: richieste che ho accantonato aspettando il Varese.
Perché il Varese è casa mia. Ed è avanti a tutto, credetemi. Anche al fattore economico…
Ovviamente. Anche se dipende dalle motivazioni.
Se la società mi dicesse di aver difficoltà economiche a pagarmi l’ingaggio non ci penserei due volte a dire sì. Se, invece, mi dicesse che l’eventuale taglio sarebbe per miei demeriti, allora non potrei accettare.
Penso di essermi conquistato, mettendo tutto me stesso in campo, la possibilità di rimanere: non la certezza, ma la possibilità.
Beh, è un discorso che non accetterei, onestamente. La mia maglia numero 9 me la sono sempre sudata: ho lottato tutta la vita per conquistarla. Preferirei giocarmela, giorno dopo giorno, partita dopo partita, gol dopo gol, con un’altro attaccante. Insomma: vorrei conquistarmi il posto da titolare, e non essere messo direttamente in panchina.
Io penso che in Serie D serva almeno un altro grande attaccante: perché se manca Marrazzo ci deve essere chi fa gol. E deve essere almeno dello stesso livello. Vedete: non mi spaventa lottare per un posto da titolare, e nemmeno fare la panchina. L’importante è che chi scende in campo dia tutto: perché la differenza in un campionato lungo come la D lo fanno le seconde linee.
Quello di rafforzarci in ogni reparto. Ricordo che a Piacenza faticavamo a giocare pure con le squadrette di paese, perché tutti hanno società organizzate.
Assolutamente no: e a chi dice che il Varese sta perdendo tempo dico che si sbaglia. I campionati non sono ancora finiti, e noi possiamo prepararci al meglio l’anno prossimo.
Per me sono tutto. Mi hanno fatto sentire quello che è Higuain per il Napoli: io, per loro, sono l’Higuain del Varese, e forse anche di più. Non avete idea di quanto conti, in queste categorie, avere vicino gente come loro durante tutta la settimana: non senti stanchezza e dolori.
Sì: proveremo a portare a casa una maglietta. A me piacerebbe quella di un numero 9: Higuain o Icardi. Ma anche se non riuscissimo a prenderne nessuna, daremo il nostro contributo economico alla causa.
Che abbiamo dato tutto per lui, per onorare la sua memoria. In spogliatoio abbiamo la sua foto appesa, e ho imparato a conoscere quello che Maroso significa per la gente del Varese. Il mio gol, è dedicato a lui; il mio gol è un piccolo regalo alla sua gloriosa storia.