Bruxelles, 2 lug. (Apcom) – La disoccupazione non è mai stata
così alta nei dieci anni di vita di Eurolandia: a maggio il tasso
ha raggiunto il 9,5%, con con 3,4 milioni di disoccupati in più
rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando il dato era
al 7,4%, e 273.000 unità in più rispetto al mese di aprile,
quando il dato era al 9,3%. Anche dagli Stati Uniti sono giunti
dati nerissimi, peggiori delle previsioni, con 467.000 nuovi
disoccupati a giugno e un tasso di senza lavoro ai massimi degli
ultimi 26 anni, pari al 9,5%. Il presidente Barack Obama si è
detto “profondamente preoccupato” dalla continua
perdita di posti di lavoro e ha sottolineato che è necessario
lavorare duramente per risolvere il problema.
Leggermente migliore, secondo Eurostat, la situazione dell’Unione
europea, dove il tasso di disoccupazione è stato dell’8,9%,
contro l’8,7% di aprile e il 6,8% del maggio del 2008. Ci sono
stati 21.462 milioni di uomini e di donne senza lavoro. Di
questi, 15.013 nella zona euro. Tra i paesi europei, il record
negativo è della Spagna, dove il dato è stato del 18,7%, contro
l’8,5% di un anno e mezzo prima. Tuttavia Madrid ha annunciato
oggi il secondo calo consecutivo della disoccupazione dopo quello
di maggio: a giugno il numero dei senza lavoro è sceso dell’1,5%
rispetto a maggio, ovvero di 55.250 persone. “E’ una cifra molto
buona, in due mesi abbiamo 80.000 disoccupati in meno”, ha
affermato il premier José Luis Rodriguez Zapatero alla Radio
pubblica spagnola.
Il tasso di disoccupazione più basso è stato quello dell’Olanda, al 3,2%, seguito dall’Austria, al 4,3%. L’Italia, nel primo trimestre del 2009, era al 7,4%. Rispetto ad un anno fa, tutti gli Stati membri hanno registrato un aumento del loro tasso di disoccupazione. Gli aumenti più contenuti sono stati registrati in Germania, dal 7,4% al 7,7%, e in Olanda, dal 2,8% al 3,2%, mentre
è impressionante il balzo fatto dalle repubbliche baltiche: l’Estonia è passata dal 3,9% al 15,6%, la Lettonia dal 6,1% al 6,3%, e la Lituania dal 4,7% al 14,3%. Preoccupante anche il tasso di disoccupazione giovanile, pari al 19,6% nella zona euro e del 19,5% nei Ventisette, contro il 15% di maggio. Anche qui la Spagna ha ottenuto la maglia nera, con il 36,9%.
“La contrazione profonda e estesa dell’attività, la debole
fiducia degli imprenditori e il deteriorarsi della redditività
spingono inevitabilmente la disoccupazione al rialzo”, ha
commentato Howard Archer, economista dell’istituto IHS Global
Insight. Sono 14 mesi consecutivi che il dato non fa che
peggiorare e, sebbene su altri fronti inizino a scorgersi segnali
positivi, il mercato del lavoro, che reagisce più lentamente, non
ha ancora iniziato una ripresa e anzi dovrebbe aumentare.
“La disoccupazione aumenterà sicuramente in modo netto”, secondo
Jennifer McKeown, di Capital Economics, che prevede che il tasso
raggiunga quota 12% l’anno prossimo. Nelle sue ultime previsioni
economiche di maggio, la Commissione europea si aspetta che il
tasso di disoccupazione si attesti al 9,9% in Eurolandia per
quest0anno e arrivi all’11,5% nel 2010. “Temiamo che l’attività
economica resterà troppo debole per creare dei posti di lavoro
durante buona parte del 2010”, ha aggiunto Howard Archer. (Con
fonte Afp)
Mar
021904 lug 09
MAZ
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