Chi ha detto che lo studio della Storia non possa essere divertente, oltre che istruttivo? Basta trovare la chiave giusta, e anche un grigio elenco di nomi e date può improvvisamente animarsi e diventare qualcosa di vivo, colorato, da toccare con mano. Ne sanno qualcosa gli studenti della classe 1^ A del liceo classico “E. Cairoli”, che oggi racconteranno il Risorgimento varesino ai Musei civici di Villa Mirabello. L’appuntamento è dalle 9.30 alle 12.30, e poi ancora dalle 14 alle 18, con ingresso gratuito.
Per qualche mese i 29 ragazzi del terzo anno del “Cairoli” (come si sa, al “Classico” il terzo anno corrisponde alla 1^ liceo) impegnati nel progetto di alternanza scuola/lavoro, hanno vestito i panni degli storici di professione: consultando fonti ottocentesche, esaminando documenti originali, studiando con attenzione cronache e diari di epoca risorgimentale. E oggi presenteranno ai cittadini di Varese i frutti delle loro ricerche.
«Avvicinare i giovani alla Storia è sempre una bella scommessa – spiega la dottoressa Serena Contini, responsabile della sezione risorgimentale dei Musei civici – In questo caso possiamo dire di averla vinta: i ragazzi hanno affrontato le ricerche con grande entusiasmo e impegno, stimolati dal fatto di potersi misurare direttamente con le fonti originali, anziché sul classico manuale scolastico».
La collaborazione tra i Musei civici e il liceo classico “Cairoli”, nell’ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro, dura ormai da quattro anni: una sinergia che sembra scritta nel destino, visto che il liceo varesino è intitolato a Ernesto Cairoli, patriota risorgimentale morto nella Battaglia di Varese del 26 maggio 1859. E proprio lo scontro campale tra i Cacciatori delle Alpi comandati da Giuseppe Garibaldi e le truppe del Regno Lombardo-Veneto (che aprì la seconda guerra di indipendenza) sarà
uno dei temi al centro delle relazioni degli studenti, insieme allo sbarco dei Cacciatori a Sesto Calende del 23 maggio 1859 (immortalato da un dipinto di Eleuterio Pagliano esposto ai Musei civici) e all’approfondimento sulla vita di alcuni patrioti varesini, da Cesare Paravicini a Francesco Daverio, da Giuseppe Della Valle a Federico Della Chiesa. Il pubblico potrà anche ammirare una video-animazione legata al dipinto “Lo sbarco dei Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende”: «Attraverso luci, suoni e parole – conclude la dottoressa Contini – verranno illustrate in modo efficace queste pagine fondamentali, ma ancora poco note, della nostra storia».