Cardano, sospesa l’attività di un laboratorio cinese

Cardano al Campo – Un altro laboratorio tessile gestito da cinesi in cui vengono riscontrate pesanti violazioni alle norme che riguardano la sicurezza sui posti di lavoro, e in cui vengono impiegati minorenni e persone senza un regolare permesso di soggiorno. Questa volta il laboratorio sotto accusa si trova a Cardano al Campo e i proprietari non si facevano alcun problema a mettere a repentaglio la sicurezza dei propri connazionali e di persone ancora minorenni.

Per questo i Carabinieri della Compagnia di Gallarate, coordinati dal capitano Michele La Stella, hanno disposto la sospensione temporanea dell’attività e hanno deferito la proprietaria del laboratorio, una donna cinese di 40 anni, all’autorità giudiziaria. All’interno del laboratorio tessile di Cardano i militari dell’arma hanno individuato una lunga serie di violazioni. Due dipendenti cinesi di 38 e 39 anni erano privi del permesso di soggiorno, mentre gli adolescenti che lavoravano nel laboratorio non erano stati sottoposti agli accertamenti sanitari necessari per verificare la loro idoneità al lavoro. A confezionare i prodotti, come operaia, c’era anche una ragazza di 16 anni. A lei i proprietari non hanno fornito le necessarie informazioni in materia di sicurezza sul lavoro, come non hanno elaborato il documento, obbligatorio, che contenesse la valutazione dei rischi della sua attività. La lista delle irregolarità potrebbe continuare a lungo.

All’interno dell’azienda mancava il responsabile della sicurezza, venivano utilizzati macchinari non conformi alle norme e non era stato redatto il documento di valutazione dei rischi. E’ per queste ragioni che i Carabinieri della Compagnia di Gallarate, assieme ai militari del Nucleo per la tutela del Lavoro della Direzione Provinciale del Lavoro e al personale di Asl e Inps di Varese, ne hanno disposto la sospensione temporanea dell’attività. Salate anche le multe che la donna cinese di 40 anni, proprietaria del laboratorio tessile, sarà costretta a pagare: 95 mila euro tra sanzioni amministrative e ammende. L’operazione si è svolta nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto del lavoro nero e dell’immigrazione clandestina.

All’interno del laboratorio sono stati identificati complessivamente sei lavoratori. Nessuno di loro aveva un regolare contratto di lavoro. Al momento del controllo gli operai della ditta erano al lavoro per la realizzazione di vestiti da bambino di Dolce & Gabbana, che ne aveva regolarmente commissionato l’esecuzione. La proprietaria della piccola azienda è stata deferita all’autorità giudiziaria e l’attività del laboratorio è stata immediatamente sospesa.

p.rossetti

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