“Aiutatemi, mio marito mi ha picchiata. Ancora”. La serata da incubo di un donna di 46 anni si è chiusa con una corsa alla stazione dei carabinieri di Gavirate dopo l’ennesimo pestaggio.
La vittima è riuscita a sfuggire al coniuge, suo coetaneo, e a trovare il coraggio di fare la cosa giusta. Imboccare la porta e fuggire a perdifiato verso la stazione dei militari, davanti ai quali si è presentata portando inequivocabili segni che provavano il suo racconto: il marito, ancora una volta, aveva perso la testa.
Perchè? Sciocchezze. Stando a quanto raccontato dalla 46enne ogni motivo era valido per dare in escandescenza. L’uomo ha precedenti specifici: la moglie lo aveva già denunciato, quella dell’altro ieri sera non era la prima volta. Stando al racconto, il marito è esploso per futili motivi, la casa in disordine, i soldi che non bastavano mai e lei che non era attenta nelle spese; frustrazioni banali, dovute anche a problemi lavorativi, che il l’uomo pare abbia l’abitudine di riversare sulla consorte. Ha cominciato dai piatti e dai bicchieri che erano in tavola. L’uomo ha preso le stoviglie scagliandole contro la compagna. In un’escalation di violenza ha quindi ribaltato
mobili e rovesciato cassetti. Poi si è dedicato alla malcapitata, infierendo su di lei con schiaffi, pugni e calci. Quando la quarantaseienne si è presentata in caserma i segni del pestaggio erano visibili sul suo volto: i militari hanno immediatamente provveduto ad accompagnarla in ospedale. Qui i medici hanno riscontrato lesioni dovute a percosse giudicate guaribili con una prognosi di 14 giorni. Si tenga conto, per capire, che quando in caso di incidente stradale ci si rompe il naso e si rimedia un lieve trauma cranico la prognosi è di circa 7 giorni. Giusto per dare un termine di paragone per comprendere le percosse ricevute dalla 46enne.
Contemporaneamente una pattuglia dei carabinieri di Gavirate ha raggiunto l’abitazione della coppia e qui i militari hanno trovato riscontri al racconto della vittima. A terra c’erano i cocci dei piatti e i vetri dei bicchieri. I cassetti erano ribaltati e i mobili buttati sul pavimento. Il marito violento è stato arrestato in flagranza di reato. Agli inquirenti è apparso lampante che quanto accaduto poco prima in quella casa corrispondeva fedelmente al racconto della vittima. I precedenti specifici giocano a sfavore dell’uomo. L’arresto è stato convalidato ieri mattina. E per il 46enne questa volta si profila un provvedimento severo affinchè non avvicini più ne la moglie ne la casa famigliare.