Luino più forte delle fiamme rovinose

Centralini della polizia locale presi d’assalto dopo il rogo di via Manzoni: «Pronti ad aiutare gli sfollati». Le venti persone senza casa hanno tutte una sistemazione. Ma i danni supererebbero il milione di euro

– Ieri mattina via Manzoni era finalmente tornata tranquilla, dell’incendio devastante divampato nella notte tra mercoledì e giovedì che ha danneggiato sei edifici erano ben visibili i segni sui tetti distrutti dalle fiamme: una prima stima parla di danni per almeno un milione di euro. «Stiamo continuando con i sopralluoghi – spiega , assessore ai Servizi Sociali che da mercoledì sera sta lavorando incessantemente per prestare soccorso a chi, in quell’incendio, ci ha rimesso la casa – Tutti i venti sfollati nella notte del rogo hanno trovato una sistemazione presso familiari e amici».Il ricovero d’emergenza approntato nell’oratorio di San Pietro, con otto persone che hanno trascorso la notte lì tra cui una ultra ottantenne, «è stato smantellato» aggiunge l’assessore.

Franzetti racconta di quelle ore: «Ho ricevuto un sms – racconta – mostrava una fotografia di via Manzoni in fiamme. E lì ci siamo immediatamente attivati». I vigili del fuoco di Luino, Varese e Laveno Mombello, hanno lavorato per quasi 12 ore, mettendo a repentaglio la loro stessa vita; i carabinieri della compagnia di Luino hanno prestato soccorso ai residenti; Croce Rossa e operai comunali hanno lavorato per dare a tutti un tetto, coperte, generi di conforto. «Abbiamo improvvisato una task force che ha funzionato in modo perfetto – dice Franzetti – ringrazio ancora una volta tutti. Nella tragedia abbiamo evitato il disastro vero. Adesso tutti hanno trovato una collocazione, gli sfollati hanno tutti un tetto». Ora si tratta però di ricostruire: «Le abitazioni resteranno inagibili sino a quando non saranno rimesse completamente in sicurezza – conferma Franzetti – Questa mattina (ieri per chi legge) ho visto già delle persone che iniziavano ad organizzarsi per eseguire i lavori di ripristino e questo è un bel segnale. Credo sia un fatto positivo». Una stima certa dei danni non c’è ancora. «Si tratta di abitazioni private – precisa l’assessore – il Comune non è ovviamente al corrente delle stime». Stime che sono ancora approssimative e sono al ribasso.

Uno degli appartamenti colpiti dal fuoco è andato interamente distrutto, è da ricostruire da cima a fondo. Poi ci sono i danni alle coperture degli edifici, e parliamo di centinaia di migliaia di euro. Ieri mattina, tra i cittadini, si parlava di almeno un milione di euro di danni complessivi, ma la stima, secondo i residenti di via Manzoni, potrebbe essere al ribasso. Anche perché, oltre alla casa, ci sono persone che hanno perso assolutamente tutto. La comunità di Luino, nel frangente, sta dimostrando una solidarietà eccezionale. Dalla notte dell’incendio, con il rogo che ancora bruciava, i cittadini hanno iniziato a chiamare il centralino dell’ufficio della polizia locale «mettendo a disposizione alloggi e posti letto per gli sfollati – racconta Franzetti – c’è stata una solidarietà incredibile. La città ha reagito in modo splendido: tutti i luinesi devono essere orgogliosi di come è stata affrontata la vicenda». Cosa resta da fare? «Gli edifici sono in sicurezza – dice l’assessore – saranno eseguiti sopralluoghi, poi saranno i privati a dover intervenire per ripristinarli e una volta fatto questo e ottenuta l’agibilità, i proprietari potranno rientrare in casa». Resta da accertare al di là di ogni ragionevole dubbio cosa abbia causato l’incendio anche se l’ipotesi dell’accidentale surriscaldamento di una canna fumaria appare al momento l’ipotesi più plausibile.