«Così non si va più avanti Il Samarate può chiudere»

SAMARATE Venerdì sera hanno presentato le squadre che si cimenteranno nel campionato 2012-2013 per le diverse categorie. Ma non è detto che gli atleti si faranno trovare puntuali al fischio di inizio della prima giornata.«Stiamo pensando di chiudere la società». A gelare ogni entusiasmo è Fabrizio Piantanida, uno dei fondatori nonché dirigente del Città di Samarate Calcio, società nata tre anni fa con l’obiettivo di costituire un importante settore giovanile.Forte di una prima squadra che, al primo campionato, ha guadagnato subito la promozione in Seconda categoria, ha allestito anche squadre dedicate ai più giovani.«Siamo presenti nelle categorie juniores, allievi e pulcini e abbiamo tre squadre primi calci: in totale ci sono 130 atleti, contando anche allenatori e dirigenti arriviamo a 170 persone». Eppure «il comune ci tratta molto male». Sono diverse le ragioni per le quali il CdS Calcio si sente trascurato dall’amministrazione guidata dal sindaco leghista Leonardo Tarantino. E molte passano dalla “concorrenza” con la Polisportiva Vergherese.Si tratta di una realtà presente da decenni, strutturata e inserita all’interno di Assosports, un sodalizio che riunisce 13 società sportive cittadine e che da tempo ha avviato un rapporto di collaborazione con l’amministrazione comunale.«A loro viene affidato il campo di Verghera, mentre noi siamo relegati a San Macario, fatta eccezione

per la prima squadra».Una realtà, la prima squadra, che la Vergherese non possiede, limitandosi al settore giovanile. Per questo i “grandi” del Città di Samarate possono giocare nell’impianto principale. I più giovani, invece, sono «relegati» nell’altra struttura. Ma non è finita: Piantanida lamenta anche una disparità nei contributi: «Loro ricevono 20mila euro per la manutenzione dell’impianto, noi appena 6mila».Anche se va detto che la struttura di Verghera necessita di maggiori attenzioni rispetto a quella di San Macario.Nonostante questo «come fondatore della società sono indiavolato, sento proprio che il Comune ci mette i bastoni tra le ruote». Una rabbia che il dirigente ha espresso giovedì sera, prendendo parte a una riunione della commissione Sport.«Firmano le convenzioni senza interpellarci, affidando alla Vergherese lo stadio per i prossimi quattro anni».Per questo, nonostante siano già stati spesi 6mila euro per iscrivere le squadre ai campionati, «stiamo pensando di chiudere la società e ritirarci. Siamo stanchi e va bene che anche la Polisportiva ha tanti ragazzi che giocano, ma noi non veniamo proprio presi in considerazione».Quello di Piantanida è il classico sfogo di chi non ce la fa più.Chi ama il calcio spera che dalle parole non si passi ai fatti, anche e soprattutto perché di mezzo ci andrebbero come sempre i piccoli calciatori.

a.cavalcanti

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