Promozione del turismo? «Così com’è non funziona»

VARESE Il sistema turistico varesino così come viene sviluppato oggi, non convince. Secondo Confcommercio e Assoturismo non soddisfa le parti e non genera risultati. Ieri nella sede di via Mercantini è stata presentata una riflessione: «Il turismo non è stato promosso come gli operatori si aspettavano – spiega Iljic Cesca, presidente Assoturismo di Confesercenti Varese – serve un’unica struttura a livello regionale che ci permetta di metterci tutti intorno a un tavolo e capire le esigenze di tutti, cosa ha da offrire il territorio e come venderlo. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma ci siamo chiesti se funziona e se stiamo ottenendo risultati: pochi».Prima il Consorzio del Turismo e poi l’Agenzia, infine Assessorati ed Enti: troppi, dispersivi e inefficaci. La proposta di Confesercenti è di un organismo unico, l’idea è di una Società di Promozione Turistica a livello regionale, costituita da Regione e Unioncamere con la partecipazione delle Associazioni degli operatori turistici entro cui far confluire tutte le risorse, una società che abbia accesso ai fondi pubblici ma che sia

libera di operare nel mercato come un qualsiasi privato. Partecipazione attiva degli operatori privati e azioni più rapide da parte del pubblico, per migliorare l’efficacia dell’intero settore in vista di obiettivi pianificati su progetti strategici di promozione del territorio lombardo.  «Per noi è importante credere nel turismo, in questo particolare momento di crisi – conferma Cesare Lorenzini presidente Confesercenti – Varese è una città che piace un sacco, ma forse è poco conosciuta».Promozione e vendita del “pacchetto Varese”: «L’Agenzia del Turismo deve fare promozione al territorio, ma non può “venderlo” – spiega Gianni Lucchina, direttore generale Confesercenti – pensiamo ad un organismo unico per avere gli stessi linguaggi e gli stessi strumenti, come nel meccanismo associativo, che coinvolge tutti gli attori nella stessa direzione. Abbiamo fatto questa riflessione, sarà chiamata a farla anche l’Agenzia del Turismo nei prossimi giorni». E non è la notizia dell’abolizione delle Province ad aver accelerato questa proposta: «Vedremo cosa accadrà – riassume Lucchina – ma la nostra è una riflessione che stiamo facendo già da tempo».

s.bartolini

© riproduzione riservata