Emergenza cibo, lo scorso anno più di tremila persone assistite in città grazie al Banco Alimentare. E il progetto Siticibo salva dalla discarica circa dieci tonnellate di cibo delle mense aziendali e scolastiche.
Domani anche in nove supermercati di Busto Arsizio (Coop, U2, Carrefour, Tigros, Penny ed Eurospin) si terrà la giornata straordinaria della Colletta Alimentare, organizzata dal Banco Alimentare della Lombardia per sopperire alle lungaggini burocratiche che stanno rallentando l’erogazione dei fondi europei previsti per le raccolte di cibo per i poveri.
Sono richiesti in particolare sughi e pelati, legumi, tonno e carne in scatola, alimenti per bambini, olio e latte a lunga conservazione.
Nel pieno della crisi e dell’emergenza occupazionale che colpisce il territorio dell’Altomilanese, nel 2013 le 16 strutture caritative che forniscono i pacchi alimentari alle famiglie bisognose di Busto hanno assistito ben 3280 soggetti, distribuendo 182mila chili di cibo, per un valore stimato di 565mila euro. «Condivisione e dono sono i principi della nostra azione – spiega del Banco Alimentare della Lombardia – recuperiamo le eccedenze e le distribuiamo gratuitamente alle associazioni».
A questo si aggiunge l’opera quotidiana di Siticibo, progetto del Banco Alimentare che raccoglie gli avanzi di nove mense scolastiche e cinque aziendali (tra cui l’ospedale di Busto) e li distribuisce agli enti caritatevoli: nel 2013 a Busto sono stati rimessi in circolo 3309 chili di pane, 5900 chili di frutta e 18mila 341 porzioni di cibo cotto.
«Ci sarebbe ancora molto da raccogliere – sottolinea , responsabile di Siticibo – stiamo studiando le procedure ad hoc per farlo». E se per l’assessore ai servizi sociali «ogni iniziativa che dà una mano a chi ha bisogno in questo periodo è preziosa», l’assessore all’educazione fa appello alla città: «Chiunque va a far la spesa può contribuire, nella misura che riterrà opportuna».
© riproduzione riservata