– Altre “pietre vive” disseminate in città: la giunta accelera sulle intitolazioni e dà il via all’iter istruttorio. Il Teatro Sociale sarà intitolato a , la piscina Manara a , la via dell’ex sala Zappellini a .
Tre grandi di Busto Arsizio, personaggi molto noti di altre epoche e dei giorni nostri, che verranno eternati in alcuni luoghi di valore simbolico della città, sulla scorta del percorso delle “pietre vive” che il sindaco ha voluto intraprendere alcuni anni fa per dare risalto alle figure più amate della città che ci hanno lasciato. Ieri in giunta il primo via libera, con l’approvazione dell’atto di indirizzo per tre intitolazioni di notevole spessore, anche da un punto di vista emotivo.
La prima, quella che rimanda alla perdita più recente, riguarda l’intitolazione del teatro Sociale a Delia Cajelli, che raccoglie un’indicazione che era emersa fin dai giorni del lutto e che era stata sponsorizzata da più parti, trovando grande accoglienza e disponibilità anche nei vertici della Fondazione Comunitaria del Varesotto, l’ente che attualmente è proprietario della struttura. Storica direttrice artistica, ha dato tutto per il “suo” teatro.
La seconda intitolazione rimanda ad un lutto che lasciò molto dolore in città: Marco Fabio Sartori, presidente dell’Inail, scomparso l’8 novembre 2011 a soli 48 anni, dopo aver combattuto da leone contro una terribile malattia. Imprenditore, Sartori è stato tra i fondatori della sezione della Lega Nord di Busto: è stato parlamentare e consigliere comunale a Busto Arsizio, ma anche capo segreteria del ministero del welfare con e presidente di Italia Lavoro. A lui è stato deciso di dedicare la piscina Manara, il complesso sportivo di proprietà di Agesp da sempre identificato solo col nome della via in cui ha l’ingresso.
Last but not least, Richino Castiglioni, il grande architetto bustocco scomparso nel 2000 a 86 anni, che ha lasciato numerose testimonianze del suo genio creativo in città (dalla sede dell’Isis Facchinetti a quella del liceo scientifico Tosi, fino alla chiesa di Sant’Anna): su indicazione della “Famiglia Bustocca”, gli verrà intitolata la via di accesso alla sala Monaco della Biblioteca, l’ex sala Zappellini appena inaugurata. «Con questa delibera prende il via l’iter istruttorio che verrà approntato in prefettura – spiega il sindaco Gigi Farioli, riferendosi in particolare alla necessità di deroghe per quel che riguarda Cajelli e Sartori, rispetto al periodo minimo di dieci anni previsto dalla normativa – attendiamo che si completi per poter rendere memoria di queste figure con delle iniziative ad hoc». Ma il sì della Prefettura, anche in deroga come già avvenne per l’intitolazione della Biblioteca civica al professor , appare scontato.