«Il parcheggio della Nord? Risulta non sia mai esistito»

BUSTO ARSIZIO «Il parcheggio delle Nord di via Monti? Non è mai esistito. Quell’area avrebbe dovuto essere messa in sicurezza già dal 2004».
Viene servito in consiglio comunale il colpo di scena che fa arrabbiare ancor di più i pendolari delle Ferrovie Nord, rimasti da ormai due mesi e mezzo senza la più comoda delle aree a sosta libera sulla soletta dell’interramento dei binari.
Dopo le polemiche sul transennamento e il mancato avvio dei lavori da parte di Agesp Servizi per la sistemazione dell’area,

a rivelare come stanno le cose è il sindaco Gigi Farioli, ancora una volta impegnato in versione Gigi Buffon (da buon juventino) in una sorta di “uno contro tutti” nel rispondere alle interrogazioni dell’opposizione parando i colpi al posto degli assessori competenti. Mercoledì sera ce n’erano due, una che chiedeva conto di «chi e quando devono decidere e intervenire» per sbloccare l’opera (Erica D’Adda, Pd), l’altra che proponeva di «trasformare le aree di sosta a tempo e a pagamento in posteggi liberi» finché i lavori non fossero terminati.
«La verità – spiega il sindaco Farioli – è che lì non c’è mai stato un parcheggio, ma un luogo libero che avremmo dovuto interdire dal 2004, quando una convenzione con Ferrovie Nord impegnò il Comune (allora l’assessore era Paola Reguzzoni, ndr) a interventi di messa in sicurezza su quell’area. Finora la Madonna dell’Aiuto ha messo una mano su Busto Arsizio».
Ma lo stesso sindaco è «rabbrividito», figuriamoci i pendolari che lì hanno ammassato le automobili (più di 200) per quasi otto anni, contribuendo all’usura del cemento, da cui sono spuntati i ferri delle armature, ma anche a mettere a rischio la tenuta della soletta, sotto cui corrono le linee elettriche della ferrovia.
Ora scoprono che, come ammette Farioli, «i danni verificati e gli interventi di sicurezza da realizzare sono più onerosi del previsto» perciò il progetto è fermo ai box, in attesa che a settembre Comune e Agesp definiscano il piano delle manutenzioni straordinarie.
«Su questo progetto – chiarisce Farioli – non c’è alcuna approvazione nel piano delle opere ma è stato predisposto da Agesp Servizi, che ha un certo margine di autonomia sulle opere stradali e manutentive». Nessuna certezza sulla ripresa dei lavori. E i pendolari sono costretti a lasciare le automobili in sosta ovunque per evitare il salasso dell’abbonamento del parcheggio gestito dalla stessa Agesp in via Ferrucci, semivuoto. «Verificheremo se mettere a disposizione spazi liberi» la promessa di Farioli.
«Bisognerebbe comunicare le sopravvenute necessità ai pendolari per evitare di farli arrabbiare» chiede D’Adda. Ma i pendolari rilanciano la richiesta, mai accolta, di liberare una parte dell’area Ferrucci o di eliminare la zona disco nelle vie attorno allo scalo.
A. Ali.

a.cavalcanti

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