VARESE Rapinatori magrissimi per un bottino che oscilla tra i 50 e i 70 mila euro. Tanto hanno incassato i quattro professionisti che venerdì hanno assaltato la filiale di Biumo della Banca popolare di Bergamo.I dettagli del colpo raccontano la storia di una rapina studiata nei minimi dettagli. Il commando aveva certamente studiato la zona e sapeva come muoversi. Tanto da individuare quel pertugio largo appena 60 centimetri che, protetto da una grata facilmente rimossa, ha permesso ai quattro longilinei rapinatori di avere accesso agli scantinati della palazzina tra via Garibaldi e via dei Mille che ospita la filiale dell’istituto di credito. Attraverso quella minuscola fessura la banda, attraverso gli scantinati, si è praticamente materializzata davanti ai cassieri. A quel punto è iniziato uno show a senso unico. Uno dei banditi incappucciati era armato di pistola. Un’arma giocattolo.Questo dettaglio è una certezza perché la pistola è stata dimenticata, oppure più semplicemente abbandonata, sul bancone di uno degli sportelli.Come se i malviventi sapessero che, attraverso quel
particolare, nessuno avrebbe potuto identificarli. Che l’arma fosse fasulla, però, si è scoperto dopo, quando la polizia l’ha ritrovata. Ai dipendenti dell’istituto di credito la pistola è parsa più che vera. Tanto da convincerli ad aprire il caveau e lasciarglielo svuotare. L’esatto ammontare del bottino è ancora in fase di quantificazione: la somma, con un forbice di 20 mila euro, è comunque molto ingente. Arraffato il bottino i quattro sono fuggiti rapidamente; sarebbero passati sul retro di un negozio di fiori raggiungendo via dei Mille in un istante attraverso un cancello solitamente chiuso ma che l’altro ieri era stato lasciato aperto probabilmente proprio dai rapinatori.Anche il palo, che attendeva i complici fuori dalla banca in sella a uno scooter, è riuscito a fuggire nonostante un coraggioso passante, intuendo cose stesse accadendo, l’abbia inseguito per qualche centinaio di metri. In zona ci sarebbero alcune telecamere, gli inquirenti sperano di poter ricavare immagini utili all’identificazione degli autori. Per ore i fotogrammi non avrebbero però rivelato nulla di decisivo.
s.bartolini
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