Un archivio web per documentare l’archeologia industriale dell’ex Manchester d’Italia: il Museo del Tessile va in rete per Expo, anche grazie all’apporto dell’istituto cinematografico Antonioni.
Il progetto è ambizioso ma relativamente economico, visto che il budget previsto è di circa diecimila euro, di cui tremila verranno richiesti a Regione Lombardia nell’ambito del bando per la valorizzazione dei musei.
L’obiettivo è quello della «valorizzazione digitale» del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di via Volta, che a 17 anni dalla sua inaugurazione cerca di aprirsi sempre più all’esterno e di farsi conoscere. Con l’Expo 2015 dietro l’angolo, diventa indispensabile avere una “vetrina” sul web, così il progetto approvato dalla giunta comunale prevede la realizzazione di un vero e proprio archivio digitale dedicato all’archeologia industriale del tessile dell’ex Manchester.
Ci sarà spazio, da un lato, per le schede e le fotografie di 110 pezzi da museo, tra macchinari, stampe e prodotti tessili storici, i più pregiati tra quelli conservati nella struttura, e per una raccolta fotografica dedicata ai 20 complessi di archeologia industriale ancora oggi presenti a Busto Arsizio e nel territorio del Medio Olona. Dall’altro, la vera novità che andrà ad impreziosire l’archivio saranno due documentari sull’archeologia industriale commissionati all’Icma, l’istituto cinematografico Antonioni di villa Calcaterra.
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