LAVENO MOMBELLO Traversata del Lago Maggiore sospesa a causa del fortissimo vento che da metà pomeriggio di ieri ha iniziato a spirare forte sul bacino. Così l’evento, improntato sulla sicurezza del Verbano e organizzato dal Gtal, ha subìto un ridimensionamento. Non tanto nello spirito, pregevolissimo, che resta immutato, quando nel suo svolgimento. A un certo, infatti, il Mergozzo ha reso complicatissima e pericolosa la traversata tanto da rendere necessario e urgente l’intervento da parte delle imbarcazioni che stavano monitorando la competizione. Gli atleti che si erano tuffati nel lago Maggiore partendo dalla sponda piemontese sono stati raccolti dalle barche quando mancava circa un chilometro al completamento del percorso. Gara sospesa, almeno quella dei 4.000: si è svolta regolarmente senza intoppi, invece, la traversata più corta (2.500 metri). Fatto sta che, nonostante l’interruzione a causa del maltempo, l’evento, per il segnale che ha lanciato, pur con qualche piccolo contrattempo, ha confermato la bontà della propria natura. «La traversata dei 4000 – dice l’assessore allo Sport del Comune di Laveno Mombello, Roberto Bianchi – è stata giustamente sospesa, non si poteva andare oltre. Il vento ha iniziato a
soffiare fortissimo, non c’erano più le condizioni meteorologiche per proseguire in sicurezza». L’esponente della giunta lavenese ha seguito la bella manifestazione in presa diretta apprezzando ogni singolo evento: «Nonostante il vento – insiste l’assessore – c’è da apprezzare moltissimo lo spirito di queste iniziative. Quest’anno è stata organizzata la prima edizione, l’anno prossimo ne faremo sicuramente un’altra. Stiamo parlando di iniziative bellissime che vanno sostenute e di conseguenza il prossimo anno si replicherà sicuramente». Durante la giornata si sono susseguiti diversi eventi collaterali: appuntamenti caratterizzati dalla sicurezza. Quella di ieri, infatti, era una giornata totalmente dedicata a questo fondamentale aspetto: «Eventi di questo tipo sono appuntamenti importanti – dice il sindaco di Laveno, Graziella Giacon – proprio perché accendono i riflettori su questa materia. La sicurezza del lago, per cui ci stiamo prodigando con diversi progetti, deve essere una priorità. È stato bello vedere sabato pomeriggio tantissimi bambini attratti anche dai Terranova e da tutti gli altri cani impiegati nel salvataggio dei bagnanti. Un lago sempre più sicuro – conclude – è una fonte di attrazione per tanti visitatori e turisti, questo non bisogna mai dimenticarlo».Pino Vaccaro
a.cavalcanti
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