«Riunire il pop del Nord Italia» L’ultima idea dei Trenincorsa

VARESE Il pop-folk dei Trenincorsa in piazza Podestà per il festival della comicità.Prosegue intanto il tour estivo del gruppo folk luinese che il 15 settembre tornerà sul palco con Van De Sfross a Bellinzona, mentre prosegue il progetto per far entrare la canzone popolare nelle scuole della provincia.Stasera, l’appuntamento è in piazza Podestà a Varese, alle 21.30, con la musica pop-folk dell’ultimo album dei Trenincorsa, “Abracadàbra”. Spiega Matteo Carassini, la voce dei Trenincorsa: «Negli ultimi anni abbiamo collaborato spesso con Checco – Francesco Pellicini, direttore artistico della kemesse comica estiva, ndr – Di recente ha introdotto anche la musica nel festival e così eccoci qui, poi usando il dialetto e raccontando, soprattutto nell’ultimo album, anche storie simpatiche e ironiche rientriamo a pieno nel tema della comicità».Il nuovo album “Abracadàbra” è un progetto che definisce in modo chiaro e deciso il genere musicale del gruppo, un “folk-rock” che spesso sfocia in sonorità quasi “pop” ed evidenzia un maggiore ricorso al dialetto rispetto ai precedenti lavori. Ogni canzone è un piccolo libro, o potrebbe diventarlo, perché si raccontano storie di persone, a volte tristi, a volte comiche, romanzate o assolutamente reali.Prosegue Carassini: «La tournée proseguirà fino a settembre. Stiamo facendo diversi concerti un po’ in tutta Italia. Roma e Pordenone

le ultime due tappe, poi andremo in Francia a fine agosto. Mentre a settembre torniamo a suonare con Davide Van De Sfross, il 15 settembre a Bellinzona. Fare qualcosa insieme durante la serata, ci accorderemo ad agosto: sarà una sorpresa».Un tour, dunque, con tappe non solo nella zona lombarda per una proposta musicale che fa spesso ricorso al dialetto, ma che non sembra essere d’ostacolo, nemmeno all’estero, anzi.«Spesso nella stessa canzone ci sono sia il dialetto sia l’italiano, ma nell’ultimo album ci anche testi solo in italiano o totalmente in dialetto: un mix di canzoni. Abbiamo osato di più con il dialetto, ma credo che l’arma vincente sia stata quella di aver portato il genere rock-pop; sonorità che hanno aperto di più. Lo riscontro nelle richieste di interviste che arrivano da radio di Bologna e Macerata. Siamo stati in provincia di Roma nei giorni scorsi e sembrava quasi di essere a casa in termini di partecipazione. Il dialetto apre, non chiude. Ad ascoltarci anche tanti ragazzi: segno che il dialetto è accattivante».Sull’onda del successo per i Trenincorsa nuovi progetti-. «Vogliamo realizzare un progetto sui canti popolari del Nord Italia. Ho già riscontrato interesse e aperture. Poi lo si potrebbe legare a una iniziativa per le scuole della provincia».Elena Botter

a.cavalcanti

© riproduzione riservata