Rebus dell’uomo mercato: inizia per A e finisce per I

Eterno ballottaggio Alberani-Arrigoni: anche ieri nessuna svolta. Il tempo che stringe gioca a favore dell’esperto ex Cantù. E di Caja

Attesa e ancora attesa, anche se qualcosa sembra muoversi. È una probabilità connessa al tempo che scorre: più si va avanti, più è inevitabile arrivare a una soluzione al grande stallo biancorosso.
Le X da completare sono quelle di sempre, anche se – voci dell’ultima ora – pare esserci un cambiamento di rotta rispetto alle recenti tendenze: potrebbe arrivare prima il direttore sportivo (il condizionale è d’obbligo) poi l’altrettanto agognato coach.

Si va a sensazioni, immersi nel silenzio più impenetrabile del buio di una notte artica: tra Nicola Alberani e Bruno Arrigoni la partita dovrebbe chiudersi a breve. Il dirigente di origine milanese, ieri pomeriggio, non aveva ancora ricevuto una chiamata dalla società di piazza Monte Grappa, dato che farebbe supporre che si stia nuovamente aspettando la risoluzione del blocco che tiene il concorrente forlivese incollato alla piazza romana.
Cosa farà Roma? La domanda parrebbe sorpassata da una più attuale: cosa farà Alberani? Perché, al di là delle questioni economiche che intercorrono tra lui e il presidente virtussino Claudio Toti (nelle scorse settimane si è parlato più volte di stipendi arretrati ancora da corrispondere), ragione prima del suo temporeggiare, andrebbe verificata la volontà del ds dei sogni varesini di sposare effettivamente Varese.
Quanto credito dare a chi afferma che lo stesso si stia promettendo a varie società del campionato italiano, in primis Brindisi cui – si dice – potrebbe essere molto vicino? La stessa di ogni rumor trapelato in questo mese e mezzo: relativa.

Altra domanda utile e ormai scolpita nella roccia: quanto aspetterà Varese? Se la risposta è “poco”, potrebbe davvero essere giunta l’ora di Arrigoni; un “non si sa” renderebbe tutto ancora possibile.
E il coach? Il quadro non pare cambiato rispetto a lunedì: uno, nessuno e centomila. Compreso Attilio Caja, e non perché le sue quotazioni siano clamorosamente in rialzo: il coach della salvezza non ha ancora ricevuto dalla società una chiamata atta a smentire le continue voci, oppure a comunicargli la volontà di non prenderlo in considerazione per la prossima stagione.
Sasha Djordjevic? Sempre più vicino a Milano, oppure destinato a panchine più blasonate di quella biancorossa.
Paolo Moretti? Rimane l’ipotesi più probabile, anche in presenza di sirene diverse da quella varesina: un accordo con lui – dicunt – nei giorni scorsi era stato già praticamente trovato. Gli altri nomi (Crespi e Sacripanti) fanno da contorno per il momento, in una campagna che sembrerebbe orientata alla ricerca di “un allenatore”, più che “dell’allenatore”.