Tradate– Il 23 agosto il comune di Tradate e la Seprio Servizi si affronteranno per la prima volta in tribunale. Mercoledì 1 agosto è stata notificata in piazza Mazzini la convocazione per l’udienza fissata per dirimere la questione della riconsegna degli immobili, chiesta nelle scorse settimane in via stragiudiziale, tramite un ufficiale giudiziario e non adempiuta da parte del Comune.
La questione arriva da lontano e vale la pena rinfrescare la memoria. Nel 2010 il Comune di Tradate si trovava economicamente nelle canne, senza più la possibilità di muovere una foglia, a poco più di un anno dalle elezioni amministrative, con tanti cantieri aperti, l’impossibilità di accendere nuovi mutui, per di più sotto la minaccia del patto di stabilità e i suoi parametri capestro. L’allora sindaco leghista Stefano Candiani, decise di mettere in atto un’operazione capace di aggirare i vincoli del patto di stabilità e vendette la biblioteca Frera e villa Truffini alla società patrimoniale Seprio Patrimonio e Servizi per poco meno di sette milioni di euro, anche contro il parere di parte della sua stessa maggioranza. Fu in quell’occasione, infatti, che si consumò la rottura con Franco Accordino e la componente finiana del Pdl, sempre allora venne imposto un cambio di poltrone in giunta: fuori Davide Fratus dal bilancio e dentro l’esterna Marinella Colombo. Si trattò di un’operazione convulsa che richiese mesi di trattative, diversi pareri legali e decine di riunioni, ma, seppur al photofinish, venne portata a termine. Fu l’inizio della fine. L’operazione, che permise all’amministrazione comunale di tirare un sospiro di sollievo mise in realtà in crisi l’equilibrio precario della Seprio Servizi, che si trovò gravata di un mutuo insostenibile.
Oggi la Seprio, obbligata dalle circostanze al proprio riassesto, sta chiedendo di rientrare in possesso di quegli immobili, che sono formalmente suoi. Alla prima richiesta il comune ha risposto picche, ora però dovrà risponderne davanti ad un tribunale e, con ogni probabilità, si troverà costretto a dar seguito alle richieste avanzare dalla patrimoniale.
Una situazione decisamente poco piacevole, che espone l’amministrazione al rischio concreto di dover mettere a bilancio il pagamento di un super affitto alla Seprio, con un canone capace di coprire l’intero ammontare delle rate del mutuo acceso due anni fa per l’acquisto. La prospettiva non alletta certo la nuova amministrazione comunale retta da Laura Cavalotti, che si troverebbe in tal caso nella scomoda posizione di dover far pagare ai cittadini gli errori commessi dalla passata amministrazione. La questione è molto articolata e solo nelle prossime settimane si capirà realmente che piega prenderà questa assurda vicenda.
p.rossetti
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