Varese la spunta nella notte della rabbia

Vittoria a fil di sirena nella gara d’andata degli ottavi di coppa. La curva contesta: «Dimettetevi». Wright è leader, Wayns inventa il canestro decisivo. Duro scontro tra gli ultras e il presidente Coppa
OPENJOBMETIS VARESE 82
ROYAL HALI GAZIANTEP 81

parziali: 22-29, 19-10, 14-23, 27-19

varese: Davies 15 (5/10), Faye 21 (6/8, 1/4), Wayns 8 (2/5, 1/4), Testa ne, Wright 17 (6/8, 1/2), Campani 4 (1/3, 0/1), Kangur 5 (0/3), Rossi ne, Ferrero 10 (3/5, 1/2), Pietrini ne, Kuksiks 2 (1/3). All. Moretti

gaziantep: Rautins 23 (3/5, 4/9), Sonmez ne, King 6 3/9), Erol (0/1), Calloway 16 (6/8, 1/5), Ruzic 3(0/1, 1/1), Tekin, Balazic 11 (3/3, 1/5), Stone 7 (2/4, 1/1), Erden ne, Williams 11 (1/2, 3/6), Ogut 4 (2/2, 0/3). All. Dedas.

arbitri: Zurapovic (Bih), Clivaz (Sui), Kardum (Cro)

note – Tiri da 2: V24/45, G20/35. Da 3: V4/11, G10/30. Tiri liberi: V22/30, G11/15. Rimbalzi: V39 (Faye 10), G29 (Stone e King 7). Assist: V16 (Wright 7), G14 (Calloway 7). Palle perse: V16, G14. Recuperate: V6, G6. Usciti per 5 falli: Williams. Antisportivo a King al 35’. Spettatori: 700.

Con sofferenza ma spirito la Openjobmetis Varese vince gara 1 degli ottavi di finale di Fiba Europe Cup. Al Palawhirlpool finisce 82-81, stesso punteggio del match contro Capo d’Orlando: stavolta, però, la fortuna (e la bravura) arridono alla squadra di Paolo Moretti, che mercoledì prossimo andrà a cercare in Turchia la qualificazione ai quarti. Va registrata la contestazione da parte della curva nord nei confronti del presidente Stefano Coppa: gli Arditi hanno prima esposto uno striscione (“Da anni promettete ma quando vi dimettete”), poi – durante il match – alcuni tifosi si sono avvicinati al numero uno della società e hanno avuto con lui uno scambio piuttosto violento. Il resto del pubblico – a dir poco scarso sugli spalti – ha assistito senza prendere posizione.

In campo l’approccio di Varese è stato quello purtroppo visto troppe volte al Palwhirlpool in questa stagione: sul menù pasticci in attacco e mollezza in difesa. Ventinove punti subiti in un quarto (contro 22): a perforare il gruviera biancorosso nei primi dieci minuti ci pensano Williams, Stone e l’ex di turno Andy Rautins, divino in uscita dai blocchi. Diametralmente opposto il secondo quarto. La catechesi di Moretti durante il mini riposo trasforma Davies e compagni in vampiri assetati di sangue. Trainati da un Wright leader – rimane per il momento conclamata la sua incompatibilità, difensiva in particolare, con Wayns: il coach li alterna continuamente – e da un Ferrero sempre più uomo grinta, i biancorossi annullano progressivamente gli avversari, chiudendo ermeticamente la difesa (Faye tentacolare) e lucrando diversi canestri di tenacia in attacco. Sono solo 10 i punti concessi ai turchi stavolta: altra partita e il pubblico se ne accorge. E gradisce.

Il 41-39 del 20’, tuttavia, lascia aperto qualsiasi destino. Rautins non accetta il vantaggio di Varese: con otto punti quasi di fila la guardia americana ricuce lo strappo e favorisce il sensibile sorpasso degli ospiti (51-60 al 28’). Faye e Wright, le basi della Varese con la faccia giusta, troppo dimenticati in panchina nel terzo quarto, fortunatamente ci sono nell’ultimo e sono decisivi: il playmaker (17 punti e 7 assist) è divino sia nell’orchestrare che nel mettersi in proprio, mentre il senegalese imbrocca una partita monumentale sui due lati del campo (21 e 10 rimbalzi) e segna la tripla che sembra chiudere i giochi.

Sembra, perché anche stavolta il Palawhirlpool si regala un finale al cardiopalma: a 17 secondi dalla fine, sul +2 e con la palla in mano, Varese getta al vento un’azione di rimessa e viene punita dalla tripla di Calloway. Vince Gaziantep? No, dall’altra parte Wayns, dopo una gara anonima, azzecca in precario equilibrio la bomba della vittoria, praticamente allo scadere. Ora ci sarà tempo per riordinare le idee e, soprattutto, per inserire sempre di più il già positivo Wright, lanciando una volata verso la salvezza che deve rimanere l’obiettivo unico e irrinunciabile per questa squadra e per questa dirigenza.