Protagonista degli anni migliori del Varese in Serie B, Mauro Milanese ha salutato la città giardino ormai più di un anno fa. Le cose, casualità o meno, non sono più state le stesse senza di lui al Franco Ossola. Non è nostalgia o malinconia, anzi forse un pochino sì, ma è un semplice dato di fatto: un playout ed una retrocessione, dopo anni di bocca buona. Milanese è stato uno degli ultimi baluardi di un Varese lontano, passato. Lui, autore di autentici miracoli di mercato, ultima l’operazione Pavoletti-Pucino, e sostituito a marzo, ha visto alternarsi cinque direttori sportivi al suo posto in un anno solare. In questi giorni, i nuovi inquilini di via Manin Ali Zeaiter e Massimo Trainito hanno delineato il nuovo organigramma che accompagnerà
il Varese nella sua ripartenza dalla Lega Pro dopo cinque anni bellissimi in Serie B. Nonostante questo, il biglietto da visita di Ali Zeaiter è sembrato un po’ ambiguo. Nel calcio però, e Mauro lo sa bene, a fare rumore sono soprattutto i risultati sul campo: «Spero che nel calcio si impegni, perché a fare la differenza in questo mondo sono i fatti, i risultati. Le chiacchiere, in questo sport, stanno a zero. Se farà bene, se il Varese farà un bel campionato, non si parlerà più dei suoi problemi giudiziari. Diversamente, se il Varese dovesse andare ancora male, la prima cosa che rimbalzerebbe sarebbe proprio questa. Ai tifosi interessa vedere la squadra vincere e giocare bene, e mi auguro che questo nuovo Varese possa farlo».