Paolo Moretti: ufficialità ad ore

Nel regno del tutto e del contrario di tutto, adesso sembra fatta: l’ex coach della Giorgio Tesi Group dovrebbe essere il prescelto. Rimpiazzerà Attilio Caja alla guida della Pallacanestro Varese

Avvertenze prima dell’uso: questo articolo può contenere anticipazioni che non verranno suffragate dai fatti. Mani avanti? No, realismo. La premessa – ora che il senno del poi bussa imperterrito alla porta – avrebbe dovuto campeggiare su ogni pezzo relativo a questa ormai estenuante ricostruzione societaria: è un mese che il tutto e il contrario del tutto sono poi smentiti dal silenzio, dall’indecisione e dai cambi di rotta in mille forme sopravvenuti. Come dicono in Francia,

quindi, ça suffit.Scritto ciò, dovrebbe essere il nuovo allenatore della Pallacanestro Varese. Ieri l’indiscrezione ha fatto il giro d’Italia, partendo da Livorno, arrivando a Pistoia e raggiungendo il resto dello Stivale, sotto forma di una messe di pezzi giornalistici che hanno invaso il web. Uno su mille ce la fa, verrebbe da dire, senonché i contatti tra l’ex coach di Pistoia e la dirigenza di piazza Monte Grappa paiono essere stati serrati per parecchio tempo.

A differenza di tutti gli altri numeri estratti sulla ruota del toto-allenatore, infatti, quello di Moretti – posto che ancora si ragiona attingendo alle voci – è sempre apparso come uno dei più verosimili: il Paolino che gonfiava le retine con le maglie di Verona, Virtus Bologna e Fortitudo appariva già il prescelto ai tempi dell’abboccamento con , ormai circa 30 giorni fa.
Ricordate? Il d.s dei primi sogni si sarebbe portato dietro il “suo” allenatore, riproponendo la coppia che aveva fatto faville in Toscana; il dietrofront del manager designato, però, aveva sparigliato le carte, tanto non solo da lasciare Varese con il cerino in mano (o viceversa: non lo sapremo mai), ma anche da creare un certo imbarazzo tra due personaggi che per sei anni e mezzo hanno convissuto sotto lo stesso tetto.

La seconda puntata è più recente. Moretti e il presidente si vedono, si parlano, stanno per trovare un accordo ma un intoppo improvviso (oggettivato da una richiesta non condivisibile del coach) congela il tutto, allontanandoli: sembra ci sia voluto il cesello degli intermediari per riavvicinarli, fatto salvo che alcune opportunità per entrambe le parti (Venezia per Moretti, i sogni e per Varese) sono nel frattempo sfumate. Inoltre, l’ultimo cavallo alternativo proposto a chi decide () non avrebbe incontrato i gusti dei compratori.Quindi, cercando di soffocare l’urgenza intima che costringe ancora a ribadire la premessa iniziale, ora saremmo davanti all’altare, aspettando solo che

l’officiante dia il via alla cerimonia.Quando accadrà? Bella domanda: i piani alti di piazza Monte Grappa potrebbero voler fare come quei giocatori di scala quaranta, che non “aprono” finche non hanno la chiusura in mano. Tradotto, Varese potrebbe annunciare contemporaneamente sia l’allenatore sia il direttore sportivo, chiunque esso sia (sebbene, su questo fronte, le strade portino sempre più a Milano – – che a Roma – ). Rendere manifesto prima il ds poi il coach, per di più, darebbe una parvenza di continuità alle linee guida pubblicizzate all’inizio della campagna di ricostruzione, posto che le stesse prevedevano, invero, la consecutio manager- incontro con Caja. Quisquiglie.

Chi accompagnerebbe Paolo Moretti? Lo staff tecnico biancorosso è stato azzerato, quindi ci sono comunque tre posti da riempire. L’ex condottiero della Giorgio Tesi Group ha sempre avuto a fianco , vice fidato, tutt’ora senza contratto.