Gabriele Ambrosetti non ci sta. Dopo l’intervista a Mauro Milanese, pubblicata ieri su queste colonne, l’ormai ex direttore sportivo del Varese non ha esitato a ribattere.
Questo lo stralcio di intervista a Milanese che ha scatenato la reazione di Ambrosetti: «Penso sia una decisione che faccia felici tutti quanti» riferendosi alla nomina di Landini a direttore sportivo, «perché Spartaco è una persona che si fa ben volere e che soprattutto ha dei buonissimi contatti. È amico dei Sogliano, padre e figlio, quindi potrebbe anche significare che Sean e Ricky decidano di dare una mano. Ho un’ottima opinione di Spartaco perché, nonostante non sia di primo pelo, sa fare il suo lavoro, è una persona preparata ed ironica. E dico per fortuna, perché io non avrei mai confermato Ambrosetti: per lui parlano i risultati, di certo non positivi». E aveva aggiunto: «Sia chiaro, nulla contro di lui, ma il Varese dell’ultima stagione sul mercato sia in estate che in inverno ci ha capito davvero poco. L’unico dubbio che ho a riguardo è sulla salute e sull’età di Spartaco, ma se ha accettato l’incarico è perché si sente in forze per portarlo avanti. E allo stesso mi spiace anche un po’ per Aldo Preite, che questa possibilità l’avrebbe meritata».
Gabriele Ambrosetti quindi, ha deciso rispondere attraverso una nota pubblicata sul proprio profilo Twitter: «In relazione a quanto dichiarato alla Provincia di Varese dal direttore sportivo/allenatore/ex giocatore Mauro Milanese, ci tengo a specificare alcune cose. Non accetto che il mio lavoro sia attaccato in questa maniera dopo una stagione in cui ho dovuto sopportare e superare problemi incredibili e in cui non mi è stato permesso di lavorare con continuità. I fatti dicono salvezza insperata l’anno scorso e retrocessione quest’anno tra penalità, esonero ingiusto e chiamata d’emergenza purtroppo arrivata tardi».
Doverosa risposta a critiche e accuse scorrette e ingiuste. pic.twitter.com/yGFEcRr4MF
— Gabriele Ambrosetti (@Lele_Ambrosetti) 21 Giugno 2015