– Chiude con circa seimila spettatori VareseCavalli, la manifestazione dedicata al mondo dell’equitazione organizzata all’ippodromo di Varese nel fine settimana. Il pomeriggio, dalle 15 alle 23, è stato il momento che ha visto più affluenza di pubblico.
Bene lo spettacolo serale, che ha riempito le tribune nonostante il vento freddo del sabato sera che ha fatto crollare le temperature da 25 a 10 gradi. La kermesse ha visto numerosi cavalieri destreggiarsi nelle diverse discipline, compreso il mountain trail che ha coinvolto cavalli western e «inglesi».
Ma la vera sorpresa sono state le famiglie che hanno risposto in massa, tanto che , l’organizzatore, intende anticipare di qualche settimana l’edizione del prossimo anno affinché si svolga «a scuole aperte». Bilancio quindi positivo, anche se i varesini forse questo fine settimana hanno avuto un po’ troppi eventi tra cui scegliere e il potenziale pubblico si è frammentato. «Lo dico senza fare polemica – chiarisce Badi – ma credo che siamo stati penalizzati dalla concomitanza dei campionati del mondo di canottaggio e dall’evento Cibus
con lo street food in centro Varese. Credo che il punto forte di VareseCavalli sia stato quello di aprire al pubblico la possibilità di fare una grande festa sul prato. Il prossimo anno potenzieremo questo aspetto, trasferiremo ancora più eventi sull’erba». Badi vuole sottolineare il ruolo del volontariato: «L’Apa e gli allevatori mi hanno dato un grande aiuto. Ho capito che c’è tanta voglia di fare gruppo e di andare al di là di qualsiasi problema economico e gestionale. Questa è la cosa più importante».
Perché è vero che i 25mila ingressi di MalpensaCavalli sono ancora un miraggio, ma è altrettanto vero che ci sono tutte le carte in regola per portare i seimila biglietti della prima edizione ad essere raddoppiati già il prossimo anno aggiustando un po’ i format della kermesse.
E intanto all’ippodromo delle Bettole resta una pista di 25 metri che può ospitare gare di completo e di altre discipline equestri. La struttura quindi potrà essere più vissuta, accessibile anche ad atleti e a un pubblico diverso da quello dell’ippica.
In pratica, VareseCavalli ha messo un tassello verso un uso diversificato dell’impianto sportivo, che in un futuro potrà fare la differenza.













