Pro Patria | 1 |
Lumezzane | 2 |
reti: st: 23’ Sarao (L), 41’ rig. Santana (PP), 48’ Valotti (L)
PRO PATRIA (4-3-1-2): La Gorga; Pisani, Marchiori (24 ’st Douglas), Ferri, Possenti (27 ’st Ravasi); D’Alessandro (dal 33’ st Marra), Capua, Taino; Coppola; Santana, Vettraino. A disp. Demalija, Zaro, Sampietro, M. Vernocchi, Guercilena, S. Vernocchi. All. Pala.
LUMEZZANE (4-3-3): Furlan; Rapisarda, Baldan, Nossa, Russu; Calamai, Genevier, Varas; Mancosu (11’ st Valotti), Sarao, Bacio Terracino (29’ st Mantovani. A disp.Pasotti, Belotti, Magnani, Monticone, Pippa, Sicurella, Tagliavacche, Barbuti, Russini. All. Antonio Filippini.
arbitro: Pasciuta
note – Spettatori: 673 (288 paganti, 385 abbonati). Ammoniti: Taino, Santana, Pisani, D’Alessandro (PP), Genevier, Nossa, Calamai (L). Calci d’angolo: 5-2
Potrebbe andare peggio di così? Sì, potrebbe piovere, parafrasando la celebre battuta del film Frankenstein Junior. La Pro Patria perde su rigore molto dubbio al 93’ una partita che avrebbe meritato di pareggiare. Ennesima delusione di una stagione che definire sfortunata è un eufemismo. Sia chiaro, i tigrotti non possono certo prendersela solo con la Dea Bendata (il primo gol del Lumezzane, per dirne una, nasce da un regalo di Possenti), ma è pur vero che anche ieri gli episodi sono girati tutti a sfavore. Detto questo, resta un dato di fatto: la Pro Patria continua a collezionare sconfitte, in casa e fuori (sono già 16 in totale) sia contro le corazzate del girone sia contro avversari alla portata come il Lumezzane di ieri, che si presentava a Busto con 5 sconfitte nelle ultime 6 gare. Regali difensivi, cronica assenza di un uomo d’area e un pizzico di malasorte costituiscono l’amaro refrain di questa stagione. E la retrocessione è sempre più vicina. Mentre Antonio Filippini festeggia con una vittoria l’esordio sulla panchina dei valgobbini.
Nelle prime fasi di gioco l’unico che ci prova con continuità è Santana. Già al 5’ l’argentino impegna severamente Furlan, bravo a deviare in corner. Al 20’ è ancora l’ex Fiorentina a farsi notare con un’insidiosa conclusione da fuori area, alta non di molto. Il Lumezzane si limita a controllare. Al 34’ la Pro Patria si fa vedere ancora dalle parti di Furlan grazie, manco a dirlo, a una punizione di Santana: sul cross tagliato dell’argentino, Vettraino colpisce di testa sfiorando la rete.
Ma è nella ripresa che la gara si vivacizza. Già al 2’ la Pro Patria va vicina al gol con D’Alessandro che calcia sull’esterno della rete da buona posizione. Cinque minuti dopo la Pro Patria vince l’Oscar della sfortuna: sugli sviluppi di un corner, D’Alessando colpisce a colpo sicuro, ma la palla si stampa sul palo a Furlan battuto. La Pro Patria meriterebbe il vantaggio, ma è il Lumezzane a sbloccare il risultato al 23’: Possenti, nel tentativo di liberare, colpisce un avversario fornendo un assist involontario a Sarao, che è bravo a girarsi e trafiggere La Gorga. Pala le tenta tutte, inserendo, dopo Douglas, anche gli attaccanti Ravasi e Marra. E al 39’ gli sforzi biancoblù vengono premiati: l’ex Nossa atterra in area Ravasi, rigore netto.
Dal dischetto Santana non sbaglia: 1-1. Pareggio strameritato, ma incredibilmente il finale è tutto rossoblù. Al 42’ è provvidenziale Capua, che salva sulla linea sul tiro di Baldan. E in pieno recupero il patatrac: sul tocco di Valotti la palla sbatte sul braccio (attaccato al corpo) di Pisani. Per Pasciuta è rigore. La Gorga è miracoloso su Sarao, ma sulla respinta del portiere il più reattivo è Valotti che firma la condanna della Pro Patria. Per i tigrotti è la sedicesima sconfitta stagionale. E i playout sono sempre più un miraggio. Il poco pubblico lascia lo “Speroni” in silenzio, ormai rassegnato.