A Masnago, al Franco Ossola, c’è un profumo speciale. Si è iniziato ad avvertire domenica e si è fatto via via più intenso durante la settimana. È lo spirito, puro e autentico, dell’essere biancorossi. Uno spirito fatto di gioia e sorrisi, come quello di Giovio dopo il 2-0 al Pinerolo e la festa insieme ai “fratelli” Becchio (straordinario per forza e forma fisica, pronto a sorprendere) e Piraccini (commovente per disponibilità e impegno, pronto a dare fondo a ogni sua risorsa per i compagni e per la maglia). Di responsabilità e consapevolezza, che mister Baiano ha spiegato ai ragazzi nell’intervallo della partita di domenica («Giocate liberi. Di cosa avete paura? Se sbagliate la colpa me la prendo io»). Di sacrificio e intensità, visti in ogni allenamento, doppio di mercoledì compreso. Di rispetto – mai timore – e conoscenza dell’avversario, con il direttore Merlin che studia ogni dettaglio girando di campo in campo (ieri quelli dell’Inter e dell’Atalanta Primavera, mentre Baiano e Vago erano a Chieri per osservare la capolista). Di voglia di vivere la città e piacere di stare insieme, come la pattuglia al palazzetto per tifare i biancorossi del basket e Baiano e
Vago a cena venerdì sera, al Cuor di Sasso, insieme a una ventina di storici tifosi biancorossi. Di giochi e divertimento, come quelli che rendono unico il rapporto tra la squadra e Ciro Improta, autore ma anche vittima di alcuni scherzi (l’ultimo, si racconta, è opera di Michele Ferri, che a spogliatoio riunito avrebbe dichiarato di aver rescisso il contratto perché non poteva accettare i carichi di lavoro decisi da “o’professore”, a un passo dallo svenimento all’annuncio del senatore). Di unione e famiglia, che abbraccia tutti dalla Prima squadra ai bimbi della Scuola Calcio. Di un indistruttibile legame col passato, come un foglietto appeso negli spogliatoi – alla maniera di Sogliano – che, si dice, riporti le parole del mister della Caronnese Gaburro (appassionato blogger, su “Telenuovo”, di Hellas Verona): «Contro il Varese una sfida come le altre. L’affronteremmo nello stesso modo anche se arrivasse da noi il Bra». Di coraggio e sacrificio, che porteranno il Varese a lottare in ogni partita da qui alla fine della stagione. Di amore e passione, che spingeranno la marea biancorossa a invadere anche il comunale di Caronno, per urlare forte l’orgoglio di essere tifosi del Varese.