Non è una sorpresa: nella nostra provincia di talenti ce ne sono, eccome. Lo sanno bene gli ideatori del Festival dei Talenti, quest’anno alla seconda edizione, un talent show che ha visto sin dall’inizio una grandissima partecipazione di concorrenti e di pubblico, confermata nelle finalissime dei giorni scorsi, al Teatro Apollonio di Varese. Si tratta di un format, nato lo scorso anno, che costituisce un trampolino di lancio per attori, ballerini, artisti, musicisti che puntano tutto sul loro talento a cui hanno dedicato una vita.
Sul palco la scoperta di nuovi talenti nelle sezioni di musica e canzoni inedite, una novità assoluta, per riportare a galla la grande tradizione italiana dei cantautori. Non facile il lavoro della giuria di esperti composta da Lucia De Giorgi, Fabio Gangi, Maurizio Castiglioni, Raffaele Nurra e Paolo Tron, che ha decretato sul podio per la categoria “Canto Cover”: 1.Timoty Pagani, 2.Paola Ferro, 3.Duo UNIO e per il “Canto Inedito”: 1.Sandro Malva, 2.Denise Misseri, 3.Giada Mercandelli. Giovani cantautori si sono esibiti con coraggio, bravura e, soprattutto, consapevolezza.
Grande e comprensibile l’orgoglio di Leandro Ungaro, presidente dell’associazione “Vita Facile”, che si è dedicato a questo progetto con entusiasmo: «Ciò che ha dato più lustro al nostro Festival è stata la passione, la serietà degli artisti, già da dietro le quinte. Questo Festival non è né un concorso, né una corrida come quelli televisivi, ma prima di tutto una vetrina per permettere a questi ragazzi di mostrare il proprio talento».
I vincitori? «Per quanto riguarda me, avrebbero vinto tutti, per buon senso, simpatia, per la grande emozione che li riempiva di gioia». Un Festival di giovani e per giovani: «Si tratta di un progetto per giovani “dentro”. Puntare sui giovani è la carta vincente, sono loro la nostra vita, mettono a frutto i nostri desideri, i nostri sogni. Vogliamo che possano esprimersi nel modo migliore».
Un sogno, non un’utopia, con i piedi ben piantati a terra: «Diventare famosi come cantanti e artisti è il sogno di tutti, ma la cosa più importante è essere consapevoli di ciò che si è: il talento artistico è qualcosa che si ha dentro e ognuno deve esprimersi con coraggio e andare avanti». Ungaro sogna, ma con gli occhi ben aperti anche mentre guarda al futuro: «Non abbiamo intenzione di diventare un festival nazionale, siamo nati a Varese e la nostra provincia pullula di talenti. Ci siamo radicati sul territorio ma abbiamo già partecipanti da Bergamo, Milano, Roma. Voglio tenere i piedi per terra, passo dopo passo, cresceremo con l’aiuto dei giovani, di chi ci crede, di chi ci sostiene».
Accarezza i sogni dei giovani: «Vederli salire sul palco è la prima vittoria, un risultato che va al di là della realizzazione. Devono poter esprimere ciò che sono davanti alla famiglia, ad un pubblico che crede in loro».
Il Festival continua a fine ottobre con la II edizione del Festival della Danza, rassegna non competitiva che vede in scena le migliori scuole della nostra provincia e rende Varese una “città danzante”.
A dicembre il gran galà che riassume tutta la stagione e coronerà il vincitore assoluto del Festival con una giuria popolare, una on-line e una giornalistica, con attenzione alla qualità. Un festival che promette di stupire e di crescere nel nome dei giovani, con tanta voglia di crescere e mettersi in gioco.
© riproduzione riservata













