Nella domenica da “sprofondo rosso” della Ferrari a Monza, con un’unica, vera emozione, regalata a motori spenti dal siluramento più o meno annunciato da parte di Sergio Marchionne nei confronti del presidente del Cavallino, Luca di Montezemolo, c’è un altro rosso, mescolato all’argento, che ci ha fatto divertire: quello della MV Agusta. Vogliamo forse essere parecchio romantici e molto meno attenti alla sostanza, perché – di fatto – la domenica di Jerez è stata nerissima anche per la scuderia varesina, visto che il disperato tentativo di Jules Cluzel di tener vivo un
Mondiale – quello della Supersport – praticamente già finito è tristemente fallito, con una caduta, al penultimo giro del gp sul circuito spagnolo. Ma, fra i tanti modi possibili per alzare bandiera bianca, il francese della MV ha scelto di uscire di scena a testa alta: lottando cioè con la sua consueta irruenza, a volte fin troppo spregiudicata, tipica però di un pilota che non si arrende mai, anche quando la sua moto non è nella giornata migliore e l’avversario – Michael Van der Mark – è un fenomeno in fatto di regolarità.
Il sogno di riaprire la lotta per il titolo era praticamente quasi sfumato già un mesetto fa, in piena pausa estiva, con la notizia della cancellazione, senza tappa sostitutiva, del gran premio del Sud Africa, inizialmente previsto per il 19 ottobre.
A Jerez Cluzel ripartiva con 53 punti di distacco dall’olandese del team Pata Honda, con sole tre gare ancora da disputare, anziché quattro, e dunque con soli 75 punti in palio anziché 100, come doveva essere in origine da calendario (ogni vittoria vale 25 punti). Impossibile o quasi dunque pensare a una rimonta nel Mondiale, ma difficile anche ipotizzarla limitatamente alla gara dell’altro ieri, perché VdM scattava, manco a dirlo, dalla pole e Cluzel invece parecchio più indietro, dopo un sabato di qualifiche complicato.
E invece chi domenica mattina era davanti alla tv ha potuto godersi un’emozione dopo l’altra. Perché la condotta di gara di Cluzel, insieme a quella degli avversari diretti (oltre a Van der Mark, anche il francese della Kawasaki Marino, alla fine terzo) ha offerto comunque quello che forse è stato il miglior spettacolo della stagione nella categoria, fra rimonte, sorpassi, controsorpassi e “sportellate”.
È finita – purtroppo – con Cluzel a terra, arrabbiatissimo, mentre tentava di concludere uno strepitoso, doppio sorpasso ai danni dei due piloti con cui era in lotta. E con Van der Mark a impennare sul traguardo, per il suo straordinario, doppio trionfo. Una delusione – è ovvio – per tutti quelli che amano la MV Agusta e che sperano comunque che Cluzel possa finire la stagione sul podio (ora è terzo), ma anche un grande spot per tutta la Supersport. Alla faccia dei costi faraonici della Formula 1.
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