Biancorossi mai in partita. Che schiaffone dal Neptunas

La seconda in Champions League è una lezione: 94-60. Ma può essere salutare

La quarta partita in 10 giorni (prima di questa Milano, i quaranta minuti tiratissimi contro Asvel e i 45’ di battaglia contro la Brindisi di Sacchetti), l’assenza di Kangur, la trasferta logisticamente disagevole e troppo “rapida” nelle tempistiche per consentire un buon recupero, la forza degli avversari (vice campioni di Lituania in carica e forti di un roster assai competitivo): ce la si aspettava una sconfitta ieri sul Baltico. Le proporzioni del passivo accusato dalla Openjobmetis

Varese nella seconda giornata di stagione regolare della Basketball Champions League, però, hanno assunto i contorni della lezione: di gioco, di spirito, di competitività. Il -34 “dice” tutto su uno scontro in cui Varese è risultata spuntata, lenta e poco intelligente in attacco, lasciva in retroguardia, massacrata sotto canestro e nei giochi a due, totalmente assente in quasi tutti gli uomini chiave. Una sberla del genere ha solo un pregio: non può essere altro che salutare.

L’inizio dei “trasfertisti” è soporifero e svela subito il canovaccio dell’intero match: errori in attacco e troppo campo concesso ai contendenti in difesa. Il Neptunas ne approfitta per il 6-0 iniziale, parziale che costringe Moretti al timeout. I padroni di casa arrivano fino al 9-0, poi i biancorossi sembrano lentamente svegliarsi, prima con Maynor e Campani (bomba più bel canestro in post), poi con un gioco più fluido che arma due triple di Cavaliero (13-12 al 8’). I lituani, tuttavia, vanno a una velocità doppia rispetto agli italiani in maglia rossa: Klimavicious, Mazeika e la precisione al tiro (52% contro 35%) scavano quindi un altro gap, temperato solo da una scossa di Avramovic: al 10’ è 24-17. Dalla pioggia si passa in breve alla grandine: il pick and roll locale è piatto indigesto ai “Morettiani” (ancora Klimavicious a colpire), che cedono anche a rimbalzo e assistono a un piccolo show di fluidità e sartorialità delle conclusioni dei loro avversari: al 14’ è 32-20. Piccolo? No, ci correggiamo: è un kolossal, mentre la risposta di Varese sembra quella del cast di un film pecoreccio anni 70. Sugli schermi va in onda l’impotenza: lo svantaggio lievita (si arriva fino al -25 sul 53-28) e le cifre diventano dei sottotitoli formidabili per chiarezza (66% contro 34% al tiro, 24 rimbalzi a 12, 12 assist contro 6). Mazeika e Klimavicious fanno le onde, mentre tra i prealpini in trasferta affogano tutti.

Si riparte dal 53-31 del 20’ e ci si aspetta la reazione degli ospiti, che sicuramente arriva a livello mentale, con i biancorossi almeno a tratti non più disposti a lasciarsi violentare senza reagire, ma sconta troppe pecche per riaprire davvero la contesa. Sono in primis i rimbalzi il vero fio da pagare

(il Neptunas doppia l’Openjobmetis nelle carambole), così come gli errori al tiro e le palle perse. E’ per questo che, anche quando si avvicina (61-45 al 26’ dopo una serie di liberi conquistati da Avramovic), Varese viene ricacciata indietro, fino a scoprire che alla terza sirena non è sostanzialmente cambiato nulla (67-48 al 30’).

E non cambierà nulla. Alla giostra della “setosa” manovra offensiva lituana prende parte anche l’ex Roma Baron (8 punti a stretto giro di posta) e tutti gli elementi della tempesta perfetta si ripropongono anche nell’ultima frazione. La caduta di Cavaliero e compagni diventa allora libera, inarrestabile, fragorosa, toccando il punto più basso al suono della definitiva sirena.

Finisce, e per fortuna che finisce, 94-60.

Iksnius (0-1, 0-2), Mazeika 14 (5-7, 1-2), Girdziunas 2 (0-4, 0-3), Klimavicius 16 (7-10), Sarakauskas 9 (3-6, 1-1), Drew 9 (3-7, 1-4), Baron 19 (2-3, 5-8), Mikalauskas, Kacinas 12 (3-4, 1-2), Jucikas, Beliauskas 3 (1-2 da 3), Grant 10 (4-7). All. Adomaidis.

Anosike 3 (1-1), Maynor 5 (1-2, 1-2), Avramovic 15 (0-2, 3-5), Pelle 2 (1-2), Bulleri 2, Cavaliero 8 (1-2, 2-3), Campani 13 (4-8, 1-4), Canavesi, Ferrero (0-3, 0-2), Eyenga 9 (3-8, 1-2), Johnson 3 (0-5, 0-2). All. Moretti.

Kalpakas (Sve), Davydov (Rus), Uuehendrik (Let).

Da 2: K 27-49, V 11-32. Da 3: K 10-24, V 8-20. Tl: K 10-15, V 14-24. Rimbalzi: K 50 (17 off., Kacinas 8), V 25 (5 off., Anosike 5). Assist: 22 (Drew 6), V 11 (Avramovic, Johnson 3). Perse: 9 (3 con 2), V 11 (3 con 2). Recuperate: 4 (Drew 2), V 3 (3 con 1). Usc. 5 falli: Pelle. F. tecnico: Eyenga. F. antisportivo: Drew, Mazeika. Spettatori: 3.854.