CASSANO MAGNAGO Che i cassanesi siano attaccati alle proprie radici non è una novità, ma nessuno avrebbe mai detto che arrivassero a sfidare, in orgoglio locale, i vicini di Gallarate.
E’ proprio quello che è accaduto sulla piazza virtuale di Facebook, il social network più diffuso, dove il gruppo «Cassano Magnago» è riuscito a eguagliare, per numero di iscritti, quello della città dei Due Galli. Pur contando oltre il doppio degli abitanti, infatti, il Comune confinante ha raccolto appena 500 adesioni: le stesse conquistate dai “rivali” cassanesi.
La città dei Sette Campanili, da sempre in rivalità fra loro, si è dunque ritrovata unita nel salvaguardare la propria identità di fronte ai più grossi centri limitrofi. Pur essendo il quinto Comune della provincia per numero di residenti, che superano ormai i 21mila, Cassano Magnago ha sempre faticato, infatti, a costruirsi il profilo di una vera e propria città, essendo costretta a “sgomitare” tra i due grandi agglomerati urbani di Busto Arsizio e Gallarate.
Al punto che anche il sindaco Aldo Morniroli ha tra i suoi obiettivi quello di «trasformare Cassano da città di nome a città di fatto». Obiettivo inseguito (invano) anche dal suo predecessore, l’attuale consigliere regionale Domenico Uslenghi.
Ecco allora che la rete di socializzazione via internet si è rivelata un’efficace strumento per dimostrare che i cassanesi tengono eccome alla propria identità. Tant’è vero che, oltre al gruppo “ufficiale” dedicato alla città, ne sono nati altri, sempre con lo scopo di radunare i cassanesi presenti su Facebook. Quello di contare i concittadini iscritti al network è, infatti, l’obiettivo del gruppo «Abitanti di Cassano Magnago (Varese): vediamo un po’ quanti siamo».
La città dei comitati, infine, non si smentisce neppure sulla piazza virtuale: in questo caso non si tratta di un’associazione nata in relazione a qualche problema del territorio, ma di un sodalizio che ha il dichiarato intento di promuovere l’identità locale. Si tratta del Comitato per
Cassano Magnago capitale, che gestisce il gruppo «Cassano Magnago caput mundi»: nome che la dice lunga sull’orgoglio identitario dei promotori. Tra gli oltre 200 iscritti anche il segretario cittadino e consigliere comunale di Forza Italia Angelo Palumbo, nominato «Delegato ai rapporti con le istituzioni».
Curioso, infine, che su Facebook sia approdata pure la polemica sullo slogan «Cassano ghetto», che compare ormai da anni su un muro di Gallarate, al confine con il rione cassanese della Villa.
Una scritta giudicata «offensiva» dal sindaco leghista Morniroli, il quale a suo tempo non aveva esitato a scrivere al primo cittadino di Gallarate, Nicola Mucci (Forza Italia), per chiedere la cancellazione del murale. Murale che non solo è stato addirittura ridipinto, ma in difesa del quale si sono schierati ben due gruppi nati sul social network e che definiscono «ridicolo» lo scandalo nato in città quando, nel 2004, era apparso lo slogan.
Si tratta, a quanto pare, di giovani sostenitori di questa forma di espressione artistica, che non dovrebbe, però, arrivare a danneggiare il patrimonio altrui, come invece è purtroppo accaduto.
Luca Girardi
m.lualdi
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